"Can you hear me Europe"
Gli sforzi per avvicinare i giovani alla politica non sono mai abbastanza. La sfida non è solo di procurare qualche voto in più da spartire tra i partiti in lista, ma di formare dei cittadini consapevoli dei propri diritti (e doveri) e preparati a partecipare attivamente alla vita democratica del proprio Paese. Se poi si allarga l’orizzonte e si va a considerare l’Europa, l’obiettivo è ancora più ambizioso: fare conoscere ai giovani europei le istituzioni e il loro funzionamento.
Farli sentire di un progetto che li vede in prima linea e che conta su di loro per i suoi sviluppi futuri, non solo politici, ma anche e soprattutto sociali,culturali e, inutile negarlo, economici. La decisione della Commissione Europea, in vista delle prossime elezioni europee, di coinvolgere il Network musicale MTV per lanciare un appello ai cittadini comunitari dai 18 ai 24 anni sembra avere tutti i requisiti per avere successo. Il progetto, chiamato “Can you hear me Europe”, si basa su un linguaggio frizzante, diretto e informale, il mezzo di comunicazione scelto è largamente diffuso soprattutto in quella fascia d’età e il tema della campagna, le elezioni del prossimo Giugno, non è altro che uno spunto per invitare i giovani ad esprimere le proprie idee, facendoli sentire finalmente davvero partecipi.
L’aspetto partecipativo di qualsiasi iniziativa che coinvolga gli under 30 oggi (i vari social network e affini lo dimostrano) è fondamentale. Nel caso della vita politica di una macroregione come l’Europa diventa la conditio sine qua non si può contare su di loro per raggiungere degli obiettivi reali a lungo termine. La campagna televisiva è partita il 6 Aprile e culminerà il 30 Aprile alle 15.30 quando i giovani europei si raduneranno in diverse città per gridare il motto della campagna “Europa, mi senti?”. Per tutto il mese si potranno inviare i messaggi, idee, sensazioni sull’Europa al sito del progetto http://www.caneuhearme.eu/eu/, lo stesso sul quale sono invitati ad interagire i milioni di giovani cittadini europei che non potranno partecipare in prima persona ai meeting che si stanno organizzando per il 30 Aprile. Pare scontato sottolineare, tuttavia, che alle iniziative concrete della Commissioni Europea dovrebbero seguire parallelamente anche gli sforzi autentici delle forze politiche in gioco di presentarsi come credibili e davvero interessate alla società che si propongono di guidare politicamente.
Ai cittadini e ai giovani in particolare, le lotte di potere fine a se stesse interessano sempre meno. Più arrosto e meno fumo verrebbe da dire: idee e fatti sono le chiavi che dovrebbero guidare le campagne elettorali. Cosa propongono ai giovani i vari candidati? Come pensano di realizzare tali opportunità? Qual è la tabella di marcia? Finché i vari partiti (l’orientamento politico, al solito, conta poco; almeno in Italia) continuano a presentare candidati poco credibili su piano della competenza e, fatto ancor più grave, dell’integrità, i cittadini che credono o vorrebbero credere nella politica “si sentiranno sempre più dei fessi”, come ha scritto Beppe Severgnini nella sua rubrica Italians. Giovani o vecchi che siano.