MaxPetrolio. Musica sperimentale al teatro Galleria Toledo

di Anna Laudati

Napoli. Termina il 18 aprile la II edizione della rassegna musicale “Non so-stare” dedicata alle sperimentazioni. Ospite al Teatro stabile d’innovazione Galleria Toledo il cantautore MaxPetrolio (di Ivana Vacca)

 

concerto.jpgTorniamo indietro di trent’anni in un territorio musicale che cercava mutamenti ed idoli, dando spazio e voce a linguaggi carichi di nuova linfa. Uno sviluppo che partoriva audaci musicisti dispensatori di nuovi ritmi, stimoli ed emozioni. Al contempo ci dirigiamo verso le avanguardie musicali e le più travolgenti contaminazioni contemporanee, così il teatro d’innovazione Galleria Toledo si apre alle novità con una rassegna realizzata per andare oltre il già sentito.

“Non so-stare” è un progetto ambizioso curato da Rosario Squillace, in cui il pubblico viene condotto all’ascolto delle più interessanti ed innovative proposte musicali, percorrendo “strade non ancora battute, dove l’esperienza musicale mantiene intatta tutta la violenza e la forza della sperimentazione”. Eclettici gli spettacoli proposti: dalla ricchezza narrativa di Max Manfredi al post rock dei Mesmerico, dalla ricerca poetico teatrale de I Pedoni dell’Aria alla raffinatezza di Francesco la Barbera e Dario Franco, fino alle atmosfere vintage di Nino Bruno e le 8 tracce e lo shoegaze d’autore degli Stella Diana. Chiude la rassegna il giovane cantautore partenopeo MaxPetrolio con la sua grande carica visionaria. “Discussioni in Farmacia con Animali Abili” (2009 Seahorse Recordings/Goodfellas/Lunatik) il nuovo lavoro discografico. 12 tracce/discussioni rivolte agli esseri umani/animali abili che popolano da millenni la terra, ormai ridotta, attraverso i vari processi di trasformazione antropica, ad artificiale farmacia. Aspre metafore, nate dalla sensibile osservazione della realtà, che prodigiosamente si caricano di grande potenza evocativa attraverso la forza delle immagini e dell’irrefrenabile flusso sonoro.

 

Si scorgono in lui le stesse difficili, ma grandiose, scelte che portarono nel 1972 Franco Battiato alla creazione di “Fetus” e “La Convenzione”, due lavori pionieristici. Quest’ultimo riedito e riscoperto nel 2002, insieme alla collaborazione con il progetto progressive degli Osage Tribe e con Juri Camisasca, autore di testi surreali e sconcertanti che colpisce per l’assoluta mancanza di riferimenti stilistici. In MaxPetrolio si riesce ad intravedere anche il Lucio Dalla, con voce pulita ma diretta, di “Come è profondo il mare” e dal suo ricco bagaglio musicale si mescola il migliore cantautorato italiano alle innovative tendenze europee, statunitensi e canadesi. Partendo dalle sporche sonorità noise rock sperimentali dei Sonic Youth e le dolci suggestioni acustiche di Elliott Smith, si passa ai Placebo dalle cupe atmosfere in contrasto con l’angelica voce femminea di Brian Molko e si arriva agli Shearwater ai tempi del sodalizio con la label Fargo.

Max presenterà al pubblico di Galleria Toledo il suo nuovo album, un lavoro unico, registrato in analogico, volutamente “sporco”, con chitarre vintage, fitte e tormentate, un Fender Jazz Bass ipnotico e carico di effetti Rat, il tutto condito da una drammatica batteria e da eleganti suoni elettronici. Gli arrangiamenti sono spesso semplici e ripetitivi in modo da creare un tappeto sonoro solido ma essenziale su cui dispiegare il testo, in tutta la sua forza. Ed è proprio questo il terreno più originale della sua musica. “Nella pancia” è uno dei brani più significativi, si parla di camorra ed appare evidente tutto il tormento di chi si sente mortificato, mutilato, impotente: “Mocassini ridicoli galleggiano in vasche ricche di rubinetti rari, acqua e sacrifici, sarà così ma non riesco ad ingoiare, a pezzi, la pelle a fette, un buco nella pancia, la mia (pelle) è di sfoglia, ma con le fauci la violenza non riesce a stare ferma”. Un album rabbioso, sentito nelle vene ed espresso con cura. L’appuntamento teatrale del 18 aprile è sicuramente da non perdere.

Altre info su www.myspace.com/maxpetrolio.