ICE: comunicare l'emergenza
In Case of Emergency, ovvero un numero da chiamare in caso di emergenza. A rilanciare negli ultimi tempi questo importante acronimo via mail e sui vari siti che si occupano di soccorso, sono gli stessi operatori preposti al primo soccorso che sottolineano quanto sia importante memorizzare sulla propria agendina telefonica un numero di una o più persone che, ad esempio, in caso di incidente stradale, gli operatori del soccorso possano contattare informandola dell’accaduto. I soccorritori sono i primi a giungere sul luogo di eventuali incidenti e sottolineano come alle volte, il telefonino sia l’unico oggetto integro trovato accanto o addosso ad un ferito grave o non cosciente.
E’ importante, a tal proposito, memorizzare un numero o più numeri di emergenza da poter contattare anche per permettere ai soccorritori di conoscere eventuali specificità della persona coinvolta nell’incidente, come ad esempio: il gruppo sanguigno, allergie a farmaci, malattie vissute ecc.. L’idea del “numero d’emergenza” è nata qualche anno fa, e a quanto riportano le varie fonti sul web, è di un paramedico inglese, Bob Brotchie, che propose tale prassi in seguito agli attentati alla metropolitana di Londra del luglio 2005: “Stavo riflettendo - ha affermato il dottore - su qualche chiamata difficile a cui ho risposto, dove le persone erano incapaci di rispondermi a causa delle ferite o della debolezza e noi non riuscivamo a capire chi fossero.
Ho scoperto che molte persone, ovviamente, hanno un cellulare e l'abbiamo usato per scoprire chi fossero. Mi è venuto in mente che se avessimo avuto un modo sempre uguale di cercare un contatto d'emergenza in un telefono cellulare, allora sarebbe stato più facile per tutti” (fonte http://www.prealpisoccorso.org/content/view/146/104/).