Unione Nazionale Cronisti Italiani. La Seconda Giornata della Memoria a Napoli

di Anna Laudati
In ricordo dei giornalisti morti in nome della verità (di Monica Scotti)

memorie.jpgQuasi un pellegrinaggio, diretto non solo nei “luoghi della memoria” ma in cerca delle “persone della memoria”, dei giornalisti, testimoni scomodi di verità, che hanno trovato la morte per mano del terrorismo e delle mafie. E’ questo il senso della Seconda Giornata della Memoria voluta dall’Unione Nazionale Cronisti Italiani  e dedicata alle vittime del mondo dell’informazione che si è svolta a Napoli il 3 maggio, presso l’Auditorium della Rai di Fuorigrotta.  Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra per le sue inchieste scomode; Enzo Baldoni, scomparso in Iraq senza che venisse concesso ai suoi cari di recuperarne le spoglie; Mario Francese, vittima della mafia corleonese; Italo Toni e Graziella De Palo, ammazzati entrambi durante la guerra in Libano del 1980 ..,

... i loro corpi mai ritrovati…è lunga la triste lista di chi ha pagato con la vita la ferrea volontà di essere un giornalista, di dare voce e corpo a realtà vicine e lontane. Si è voluto ricordarli a Napoli, dove sono stati premiati tre loro colleghi, ognuno a suo modo esempio di un giornalismo coraggioso che resiste alle minacce:  Claudio Pappaianni, la cui abitazione è stata perquisita e i computer sequestrati in seguito alla pubblicazione di notizie su una inchiesta relativa a presunte collusioni tra politica e camorra sull’Espresso; Alessandro Migliaccio, giovane cronista de “Il Napoli” aggredito con uno schiaffo nel dicembre scorso dal comandante dei vigili urbani di Napoli e Amedeo Ricucci, cronista di guerra della Rai che ha visto morire a pochi passi da sé il fotoreporter Raffaele Ciriello e che con le sue inchieste per La storia siamo noi ha voluto chiedere giustizia per i giornalisti scomparsi Italo Toni, Graziella de Palo e Anna Politkovskaja.

Proprio una parte del suo documentario su Italo Toni e Graziella de Palo è stato proiettato davanti a un pubblico commosso. Alla manifestazione è intervento il presidente della Corte Costituzionale, Francesco Amirante, che ha ribadito “il dolore per i caduti e la solidarietà alle loro famiglie” sottolineato “il valore della libertà di informazione, di una stampa libera e indipendente a garanzia di tutti”. Erano presenti il segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Enzo Iacopino, e quello dell’Usigrai, Carlo Verna, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, quello dell’Associazione napoletana della stampa, Enzo Colimoro, e Renato Rocco, che guida l’Unione cronisti della Campania, promotori dell’evento.

Durante gli interventi non sono mancati i riferimenti alla battaglia degli organismi professionali contro il ddl Alfano sulle intercettazioni, definito un “tentativo di azzerare la cronaca nera e giudiziaria”. Nel corso dell’incontro si è anche parlato della richiesta di sequestro di Fortapasc, il film di Marco Risi  incentrato sulla vita di  Giancarlo Siani, avanzata da un ex giornalista de Il Mattino, offeso, pare, dalla rappresentazione di un personaggio a lui riconducibile, e che si spera venga infine ritirata per tutelare il ricordo di una figura come quella del giovane cronista precario ucciso dalla camorra.