Giovani e anziani. CO-ABITARE è possibile

di Anna Laudati

Reggio Emilia. Parte il progetto di co-housing tra nuove e vecchie generazioni. I giovani studenti fuori sede potranno avere una stanza e l’uso condiviso di bagno e cucina attraverso un contributo spese di 180 euro (di Ivana Vacca)

coabitare.jpgLa tecnologia accorcia le distanze e velocizza i ritmi di vita ma paradossalmente lascia dietro di se chi difficilmente riesce a mantenere il passo, la conseguenza è che oggi il gap generazionale è ancor più profondo rispetto al passato. Ad unire ciò che internet e i nuovi mezzi di comunicazione dividono ora ci sono le iniziative di convivenza sociale intergenerazionale. Milano, Modena, Parma, Torino hanno già attuato progetti di convivenza tra giovani e anziani, ora tocca al comune di Reggio Emilia in collaborazione con l’Università e con Er-go, azienda regionale per il diritto agli studi superiori. Iniziative preziose visto che in Italia l’offerta di alloggi pubblici per studenti arriva a coprire appena lo 0,06% della richiesta e molto spesso i giovani e le loro famiglie sono costretti a sostenere grandi spese, dai 200 ai 400 euro a stanza, per mantenere gli studi fuori sede.

Le esperienze migliori si registrano in Germania, dove più di 200 sono le associazioni di consulenza per la coabitazione. In particolare Berlino, capitale europea della Wohngemeinschaft, ovvero la comune abitativa, 1 milione e 700 mila persone single su 3.460.000 abitanti, è il luogo dove più spesso capita di trovare sotto lo stesso tetto giovani, ex settantottini e pensionati, dove l’utopia comunitaria si è coniugata nel modo migliore con l’esigenza pratica, scongiurando il caro affitti e la paura della solitudine. Le esperienze italiane fino ad ora sono lontane dal raggiungere gli stessi risultati ma gli organizzatori del progetto “Modena e Reggio ospitali da sempre” sono fiduciosi.  L’iniziativa si inserisce all’interno del più ampio progetto intitolato “MoRe for Students”, il cui obiettivo è il miglioramento dei servizi per gli studenti universitari fuori sede, sostenuto anche dal finanziamento di 400 mila euro messo a disposizione dal Ministero della Gioventù e dall’Anci, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.

Due gli obiettivi: fornire una giovane compagnia agli anziani soli e creare una maggiore disponibilità di alloggi per gli studenti, con la speranza di migliorare le relazioni sociali e la comunicazione tra le diverse generazioni. “Il progetto non prevede un limite di abitazioni - spiegano gli organizzatori – perché dipende dalle adesioni da parte degli anziani, che riceveremo durante il periodo estivo”. Il contributo versato per l’alloggio non dovrà essere dichiarato dagli ospitanti essendo esclusivamente un aiuto per sostenere le spese. Il periodo di convivenza, inoltre, sarà monitorato per valutarne l’efficacia e regolato da un contratto che potrà tuttavia essere annullato in qualsiasi momento. Gli anziani autosufficienti interessati ad aderire all’iniziativa possono contattare il comune di Reggio Emilia al numero 0522 585217. Gli studenti interessati dovranno invece rivolgersi ad Er-Go, telefonando al numero 051 6436900.