I Papaboys. Giovani e chiesa: distanza o condivisione?

di Anna Laudati

Ne parliamo con Massimo Manzolillo, delegato dell’ Associazione Nazionale Papaboys in  Campania (di Giuseppina Ascione)

papaboys.jpgCome e quando nasce l’Associazione Papaboys? L’Associazione Nazionale Papaboys è nata a marzo del 2004 dopo circa 3 anni di sviluppo di un sito internet http://www.papaboys.it/ (che ancora oggi è la voce ufficiale dell’Associazione), con lo scopo di rispondere alla chiamata del Servo di Dio Giovanni Paolo II ad essere “sentinelle del mattino” e ad evangelizzare anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, essendo testimonianza cristiana visibile per i coetanei. Ad iniziare l’avventura dell’Associazione è stato un gruppo di giovani molto legati a Giovanni Paolo II, tra i quali il presidente nazionale Daniele Venturi, che hanno deciso, in libertà di coscienza ed al servizio della Chiesa e di altri giovani, di proseguire “l’avventura” anche con il nuovo Pontefice, Benedetto XVI. La delegazione Campana invece è nata nel Maggio del 2005, ad un mese dalla dipartita di Giovanni Paolo II.

Quando abbiamo iniziato a mettere insieme le idee e valutare le possibilità sul da farsi eravamo veramente un numero ristretto di giovani, ma il coinvolgimento di altri è stato abbastanza semplice e veloce, anche perché tra i giovani di oggi, nonostante tante difficoltà, c’è molta ricerca di Gesù e di valori forti: non è vero che gli adolescenti sono lontani dalla Chiesa e dal sacro. Cerchiamo quindi di rispondere alla ricerca nel cuore di questi ragazzi.

Quali sono le principali attività e gli obiettivi raggiunti in questi anni? L’attività principale dell’Associazione è quella della formazione spirituale dei ragazzi, e la svolgiamo attraverso la creazione di sedi regionali in Italia, e costituendo gruppi simili al nostro anche all’estero (ad oggi siamo presenti in Paraguay, Polonia e Spagna) e da poco abbiamo anche aperto una sede internazionale a Betlemme in Terrasanta. L’impegno che chiediamo ai “boys” and “girls” è quello di incontrarsi almeno una volta alla settimana con gli altri “fratellini” e “sorelline” (ci chiamiamo così all’interno dell’Associazione) per un confronto su temi giovanili e per un momento di preghiera. A noi delegati regionali, viene chiesto di sviluppare annualmente alcuni convegni e incontri, dai quali talvolta nascono anche concerti, momenti di evangelizzazione, ma anche giornate tematiche che coinvolgono intere città e territori. Nella nostra regione ad esempio organizziamo il Premio Legalità – che ci è valsa la medaglia del Presidente della Repubblica – , il Festival Internazionale della Canzone Sacra “Giovanni Paolo II” . Mi vengono alla mente la Giornata di Studio “Giovanni Paolo II nella storia e nelle storie” - organizzata dalla sede Nazionale Papaboys presso la Camera dei Deputati alla presenza di numerose autorità istituzionali tra cui l’allora Vice Presidente della Camera Giorgia Meloni, il Senatore Rocco Buttiglione e gli Onorevoli Franco Narducci (Commissione Affari Esteri) e Domenico Volpini (VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati) - con cui abbiamo ricevuto la Medaglia d'Argento della Camera dei Deputati e la Medaglia di Bronzo del Senato della Repubblica, e ancora in Calabria il Festival del Sociale, organizzato dalla Life Communication con la collaborazione della nostra Associazione. Non meno importante le attività ludiche, con la nostra Nazionale di Calcio, una piccola isola felice di divertimento ed agonismo sano, dove si riesce ancora a prendersi per mano tra 22 giocatori prima e dopo della partita. Giovanni Paolo II è il Papa che, indubbiamente, resterà nella memoria di tutti noi cresciuti a cavallo tra II e III millennio, cosa ha significato per voi il passaggio tra i due pontificati? Il passaggio di testimone tra i due Pontefici dell’Aprile 2005 è e resterà indimenticabile per tutti noi. Da un lato la scomparsa terrena di Giovanni Paolo II, che ha destato dolore in tanti cuori e per qualche giorno anche "sgomento" in quanto, per la maggior parte di noi, il servo di Dio Giovanni Paolo II è stato l'unico pontefice che abbiamo conosciuto; dall'altro lato l’elezione di Papa Benedetto XVI, che è stato accolto con profonda gioia e che ha continuato a tenere accesi cuori di molti di noi.  Giovanni Paolo II lo guardavi, lo vedevi e ti attirava nel Suo “insieme” di gestualità e contenuti; sapeva farti restare in attesa e poi, una volta catturata l’attenzione, portarti al cuore del Vangelo; Benedetto XVI ti coinvolge nel momento in cui veramente ci si mette ad ascoltarlo; è meno “radicale” nella comunicazione d’insieme, ma sa entrare in profondità nel cuore, se si lascia un po’ di sportello aperto. Vorrei aggiungere che ogni incontro, ogni momento di condivisione, ogni semplice riunione sono comunque “esperienza importante" che resta indelebile nei cuori di ciascuno. Qual è il rapporto tra i giovani e la chiesa e cosa questi due mondi, apparentemente così distanti, possono ancora darsi? Il rapporto tra i giovani e la Chiesa è un rapporto di continuità, al di la delle apparenze che un determinato tipo di media ed impostazioni di società tendano a screditare. Anche se sono molti i giovani distanti, sono molti anche coloro che cercano di continuo qualche incontro o appuntamento con ‘la Chiesa’. Ne è testimonianza ad esempio la giornata mondiale della Gioventù (la prossima in Spagna nel 2011). Ma anche nel quotidiano c’è una ricerca costante. Anche la nostra piccola realtà associativa ne è una testimonianza: la maggior parte dei giovani che fanno parte dell’associazione Papaboys sono giovani ‘distanti’ dalla Chiesa, ma che si mettono in discussione ed in ricerca. E’ un po’ come la santità: santi non si nasce, ma si diventa!  

Progetti e appuntamenti futuri. Nella sezione Eventi del portale www.papaboys.it  abbiamo inserito tutto, dalle Udienze e dagli incontri con Giovanni Paolo II e Con Benedetto XVI ai programmi e manifestazioni svolte, che attraversano un percorso sì religioso, ma anche sociale e culturale. Come descritto prima la Giornata di Studio realizzata alla Camera dei Deputati, e ancora la Notte dell’Evangelizzazione realizzata al Teatro Olimpico di Roma. E poi come dimenticare la partecipazione dei nostri giovani alle GMG di Colonia 2006 e Sidney 2008, così come il pellegrinaggio fatto a Cracovia sulle orme di Giovanni Paolo II e l’ultimo nel Maggio scorso a Gerusalemme, in concomitanza con la visita in Terra Santa del Santo Padre Benedetto XVI, che ha segnato l’apertura di una sede Papaboys. Mi piace ricordare il Progetto Aurelie (i papaboys aiutano l’Africa) in ricordo di una bambina di 8 anni del Madagascar che abbiamo fatto venire in Italia per curarsi e che, purtroppo, ha perso la vita il giorno del suo arrivo all’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Con il continente africano stiamo sviluppando una serie di rapporti di collaborazione, anche con o giovani che vengono in Europa ed in Italia a studiare o per lavoro. Il prossimo appuntamento comunque, in ordine cronologico, sarà l’Adunanza Eucaristica Nazionale al Circo Massimo di Roma, dal 27 giugno al 28 giugno: saremo circa in cinquemila, per pregare di fronte al Signore per più di 12 ore, tutta una notte: questa non è ricerca di Gesù? O possibilità di incontrarlo davvero? … E poi in cantiere ci sono tanti altri appuntamenti che troverete sul nostro portale, tra cui la seconda edizione della Festa della Legalità,  sempre nella nostra Regione.