Ragazzi e formatori a confronto sul servizio volontario europeo

di Anna Laudati
Confronto e crescita, questi i tratti principali dell’esperienza svolta dai 45 ragazzi del Servizio Volontario Europeo in quattro giorni di attività, dall’11 al 14 luglio, durante la valutazione intermedia condotta da Amesci. Abbiamo ascoltato le loro testimonianze (di Ivana Vacca)

giovani_dello_sve.jpgPositivi i pareri dopo i 4 giorni di attività/formazione in cui i giovani del Servizio Volontario Europeo hanno avuto la possibilità di riflettere sui propri progetti e aprirsi al confronto con i  coetanei provenienti da altri Paesi europei. L’Associazione Amesci delegata dall’ Agenzia  Nazionale  per i Giovani per valutare in itinere l’andamento e la qualità delle attività e degli apprendimenti dei volontari, ha messo a disposizione tutte le sue migliori forze e la sua esperienza, dall 'alto profilo dei formatori  chiamati a facilitare i lavori, Andrea Pignataro, Francesco Mollace e Mario Ambrogi, alla scelta della suggestiva location sul lungo mare di Torre del Greco, all’uso dei giovani della campagna Welcome Friends per accogliere i volontari.

Abbiamo raccolto alcune testimonianze direttamente dai giovani europei  presenti all’incontro. La prima sorpresa è stata quella di constatare che  quasi tutti hanno imparato la nostra lingua in modo quasi perfetto. Interessanti anche le testimonianze dei formatori, anche loro  felici  di poter essere protagonisti di questa esperienza.  David Errero, ventiseienne francese, si mostra entusiasta: primo_gruppo.jpg“Svolgo servizio presso l’Associazione “Anche noi a cavallo” di Pordenone, che intende riabilitare i disabili con i cavalli. Il progetto è bellissimo, ho imparato tante cose con i disabili ma anche con i cavalli, un mondo di cui non conoscevo niente” . Molti altri i progetti che i ragazzi stanno svolgendo in Italia. Arve Podsada Krognes, norvegese, lavora con gli studenti disabili dell’Università di Padova, Marie Thiberville è impegnata in un progetto presso la riserva naturale abruzzese “Gole del Sagittario”, “è una bellissima esperienza” dice “perché sto lavorando sul campo, ma anche in ufficio. Mi servirà anche dopo per trovare lavoro in Francia, sto facendo una cosa bellissima e molto interessante”. David Cabrera Sanchez, spagnolo, è in servizio presso l’Associazione Culturale Link di Altamura e ci racconta “io sono molto contento perché il mio progetto si svolge con disabili, bambini, stranieri e immigrati, questo mi ha dato l’opportunità di imparare tantissime cose, sono contento e mi piace moltissimo il posto: la Puglia è bellissima”. E tutti insieme hanno testimoniato la loro felicità a trovarsi in Italia e riuniti lì a Torre del Greco  da Amesci  per fare il punto sui loro singoli progetti ed esperienze.

Mario Ambrogi, psicoterapeuta, direttore dell’Istituto di Psicologia dei Sistemi Evolutivi, ha  facilitato le attività di  valutazione  e dichiara: “In questo seminario abbiamo utilizzato tecniche non formali,  puntando sulla relazione,  sul problem solving… Molti ragazzi hanno raccontato di grandi difficoltà,  ma alla fine anche l’esperienza disagevole ha avuto una sua collocazione, la rabbia diluisce nello stare insieme, nel confronto con le esperienze altrui, tutto questo ora è visto come un valore” e ancora, “Non tutti i ragazzi hanno molta fiducia dell’organizzazione presso cui hanno ricevuto accoglienza, è importante che  Agenzia Nazionale per i Giovani sia per i volontari un riferimento certo e sicuro. Se l’obiettivo è formare dei cittadini europei è importante avere dei riferimenti certi”.

Francesco Mollace uno dei maggiori esperti di apprendimento interculturale in Europa, aggiunge: “accanto alla valutazione, abbiamo  lavorato su meccanismi che possono servire al sistema della formazione predisponendo utili feedback, utili riflessioni sia per l’Agenzia Nazionale che per la Commissione Europea su come migliorare i programmi di Servizio Volontario Europeo”. 

Andrea PignataroCoordinatore Nazionale  Amesci e direttore del Seminario di valutazione, sottolinea: "Come Associazione nata e radicata nel Mezzogiorno, consideriamo la scelta di localizzare l'intero ciclo di seminari di valutazione SVE al Sud una scommessa riuscita. Anche grazie ai nostri volontari della campagna di Welcome Friends, siamo riusciti a mostrare a questo splendido gruppo di giovani europei la dimensione di Napoli e della Campania che noi prediligiamo: quella dell'accoglienza, della socialità, della legalità, delle tante bellezze, artistiche, paesaggistiche, enogastronomiche."