Ragazzi e formatori a confronto sul servizio volontario europeo
Positivi i pareri dopo i 4 giorni di attività/formazione in cui i giovani del Servizio Volontario Europeo hanno avuto la possibilità di riflettere sui propri progetti e aprirsi al confronto con i coetanei provenienti da altri Paesi europei. L’Associazione Amesci delegata dall’ Agenzia Nazionale per i Giovani per valutare in itinere l’andamento e la qualità delle attività e degli apprendimenti dei volontari, ha messo a disposizione tutte le sue migliori forze e la sua esperienza, dall 'alto profilo dei formatori chiamati a facilitare i lavori, Andrea Pignataro, Francesco Mollace e Mario Ambrogi, alla scelta della suggestiva location sul lungo mare di Torre del Greco, all’uso dei giovani della campagna Welcome Friends per accogliere i volontari.
Abbiamo raccolto alcune testimonianze direttamente dai giovani europei presenti all’incontro. La prima sorpresa è stata quella di constatare che quasi tutti hanno imparato la nostra lingua in modo quasi perfetto. Interessanti anche le testimonianze dei formatori, anche loro felici di poter essere protagonisti di questa esperienza. David Errero, ventiseienne francese, si mostra entusiasta: “Svolgo servizio presso l’Associazione “Anche noi a cavallo” di Pordenone, che intende riabilitare i disabili con i cavalli. Il progetto è bellissimo, ho imparato tante cose con i disabili ma anche con i cavalli, un mondo di cui non conoscevo niente” . Molti altri i progetti che i ragazzi stanno svolgendo in Italia. Arve Podsada Krognes, norvegese, lavora con gli studenti disabili dell’Università di Padova, Marie Thiberville è impegnata in un progetto presso la riserva naturale abruzzese “Gole del Sagittario”, “è una bellissima esperienza” dice “perché sto lavorando sul campo, ma anche in ufficio. Mi servirà anche dopo per trovare lavoro in Francia, sto facendo una cosa bellissima e molto interessante”. David Cabrera Sanchez, spagnolo, è in servizio presso l’Associazione Culturale Link di Altamura e ci racconta “io sono molto contento perché il mio progetto si svolge con disabili, bambini, stranieri e immigrati, questo mi ha dato l’opportunità di imparare tantissime cose, sono contento e mi piace moltissimo il posto:
Mario Ambrogi, psicoterapeuta, direttore dell’Istituto di Psicologia dei Sistemi Evolutivi, ha facilitato le attività di valutazione e dichiara: “In questo seminario abbiamo utilizzato tecniche non formali, puntando sulla relazione, sul problem solving… Molti ragazzi hanno raccontato di grandi difficoltà, ma alla fine anche l’esperienza disagevole ha avuto una sua collocazione, la rabbia diluisce nello stare insieme, nel confronto con le esperienze altrui, tutto questo ora è visto come un valore” e ancora, “Non tutti i ragazzi hanno molta fiducia dell’organizzazione presso cui hanno ricevuto accoglienza, è importante che Agenzia Nazionale per i Giovani sia per i volontari un riferimento certo e sicuro. Se l’obiettivo è formare dei cittadini europei è importante avere dei riferimenti certi”.
Francesco Mollace, uno dei maggiori esperti di apprendimento interculturale in Europa, aggiunge: “accanto alla valutazione, abbiamo lavorato su meccanismi che possono servire al sistema della formazione predisponendo utili feedback, utili riflessioni sia per l’Agenzia Nazionale che per