Studio Unicocamere sulle assunzioni: al sud vincono i diplomati

di Anna Laudati

La laurea è un traguardo che molti giovani sperano di tagliare, animati dalla voglia di poter vantare più frecce nell’arco da utilizzare al momento della “caccia” al lavoro. Ma i loro sforzi sono sempre ben ricompensati? Sembrerebbe di no (di Monica Scotti)

worker.jpgDa uno studio pubblicato da Unioncamere, la Laurea, specialmente al sud, non agevola l'inserimento nel mondo del lavoro. Nel 2009 le assunzioni dei giovani a Napoli dovrebbero essere oltre 24 mila ma di queste solo il 9,7% è relativo ai neo-laureati, il 45,1% a chi ha un livello di istruzione secondario. Stessa storia a Caserta e nelle altre province del sud. Il dossier insomma evidenzia che per trovare lavoro a Napoli la laurea "serve" a poco mentre invece il titolo è una "carta in più" per chi cerca impiego a Milano e nel Nord Est d´Italia.

Continua a mantenersi alto anche quest´anno il gap tra Nord e Mezzogiorno quanto a richiesta di lavoratori in possesso di titolo di studio universitario e di scuola superiore. Se nel Nord-Ovest la quota di assunzioni riservata a laureati e diplomati raggiunge quasi il 60% del totale, nel Nord-Est arriva al 53,6%, al Centro al 53,3%, nel Mezzogiorno al 50,1%, con una quota di laureati richiesti che non raggiunge il 9%. A livello provinciale, spicca l´alta percentuale di laureati richiesti a Milano, Torino, Roma, Padova e Pescara, Monza e Varese, mentre sul fronte opposto si posizionano Imperia, Grosseto, Asti e Avellino. Lucca, Matera, Imperia, Cosenza e Aosta eccellono invece nella richiesta di diplomati, le cui opportunità sono inferiori, invece, a L´Aquila, Caltanissetta, Viterbo, Isernia e Livorno. Nelle altre province campane fanalino di coda per le assunzioni "qualificate" è Avellino: su 3.710 assunzioni, il 4,6% sono laureati, il 36,8 invece diplomati. Nella classifica dei titoli universitari più ricercati il primato va ai laureati in Economia (sono 18.600 i richiesti quest´anno dalle imprese, il 60% dei quali dovrebbe essere assunto con contratto a tempo indeterminato).

Il secondo posto - scrivono gli analisti di Unioncamere - è occupato dall´indirizzo "sanitario e paramedico" (6.700) e da quello di "ingegneria elettronica e dell´informazione" (6.600). Fermo restando una richiesta più contenuta da parte delle imprese,  conseguenza della crisi, il confronto con l´anno scorso mostra tuttavia una miglior tenuta dell´indirizzo economico (che concentra il 29,8% dei laureati previsti per il 2009 contro il 29,7% dello scorso anno), del "chimico-farmaceutico" (5,7% contro il 5,6% del 2008) e di quello di "ingegneria civile e ambientale" (3,4% rispetto al 3,1% dello scorso anno). Aumenta sia in valore assoluto, sia in termini di incidenza sul totale, la richiesta di laureati in lingue (traduttori e interpreti) con circa 1600 assunti e nell´indirizzo politico-sociale (1.300 le assunzioni previste quest´anno, 250 in più del 2008) e di quello letterario, filosofico, storico e artistico (1.120 nel 2009, 220 unità in più del 2008). I diplomi più richiesti dalle imprese si confermano quelli a indirizzo "amministrativo e commerciale" (75.900 assunzioni per i ragionieri), seguiti dall´indirizzo "meccanico" (14.800) e da quello "turistico-alberghiero" (13.500).