Matrimoni tra "crisi" economica e "crisi" di coppia . Questo matrimonio non s'adda fare
Il prezzo minimo da pagare per convolare a nozze ammonta a 20mila euro e non tutti se lo possono permettere specialmente in vista di una probabile separazione. Colpa della crisi economica? (di Anna Laudati)
Denaro, o più precisamente il prezzo del matrimonio, può influire "in modo significativo" sulla decisione di sposarsi. Ad attestarlo è uno studio condotto da Kasey Buckler dell'University of Notre Dame insieme a Melanie Guldi della Joseph Price of Bringham Young University (Usa). A questo si aggiunge che secondo le previsioni di Nozzeclick, il portale specializzato nell'organizzazione del matrimonio, nel 2009 il numero delle nozze calerà del 7% rispetto al 2008.
Le cause? Prima fra tutte la crisi economica. La situazione peggiorerà salendo addirittura al 10% nel 2010. Secondo i dati di Nozzeclick nel 2008, sono inoltre diminuite le nozze celebrate in chiesa mentre sono aumentate del 5% le unioni civili. Confermano questa tendenza gli ultimi dati rilasciati da Istat, che evidenziano un calo progressivo dei matrimoni a partire dal 2004 ed annunciano il boom dei riti civili, aumentati del 50% negli ultimi 15 anni. Risente della crisi economica anche l’organizzazione del giorno più bello, a dichiararlo è Francisco Pla, Country Manager Italia di Nozzeclick, “dai nostri sondaggi emerge che addirittura il 10% degli sposi ha deciso di posticipare la data delle nozze". Superato lo scoglio del giorno più bello e dell’organizzazione di tutto il matrimonio resta il problema della durata del matrimonio. Secondo le ultime statistiche nel
La soluzione? C’è! Secondo una ricerca britannica, realizzata da alcuni esperti dell'università di Bath, il segreto di un matrimonio felice è tutto nella scelta della moglie. La donna deve essere più giovane dell’uomo di almeno cinque anni e necessariamente colta. Sempre gli studiosi asseriscono che è sbagliato scegliere il proprio partner in base "all'amore, all'attrazione fisica, all’affinità nei gusti, nei comportamenti e nei valori", per ridurre il rischio di divorzio bisogna affidarsi ad altri fattori quali "età, istruzione e origine culturale". E anche in 'crisi economica', vissero felici e contenti. Se fosse così facile ..... .