Ministro Abodi a Lampedusa: l’incontro con gli studenti
L’incontro è avvenuto nell’ambito dell’iniziativa "L'Italia chiamò. Il coraggio di essere protagonisti", promossa dall'Agenzia italiana per la gioventù.
Il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, è arrivato a Lampedusa e ha incontrato gli studenti dell'istituto comprensivo Luigi Pirandello, nell'ambito di un'iniziativa che si conclude oggi: "L'Italia chiamò. Il coraggio di essere protagonisti", organizzata dall'Agenzia italiana per la gioventù con l'obiettivo di raccontare le tante opportunità offerte dalla Commissione europea e per promuovere lo sport non agonistico in tutte le sue potenzialità.
Al "Pirandello" si è tenuto un workshop tematico "Per Lampedusa vorrei - Al ministro chiedo", ossia cosa i giovani lampedusani sentono che a loro manca per vivere lo sport. Ad accogliere Abodi, il sindaco delle Pelagie Filippo Mannino.
Chi nasce e cresce a Lampedusa, e chi sceglie di vivere sulla maggiore delle isole Pelagie, ha opzioni molto limitate e non paragonabili a qualsiasi altro coetaneo che vive altrove. Per moltissimi abitanti, Lampedusa rappresenta il punto di partenza e di arrivo della propria esistenza. Sono tantissimi, infatti, i giovani che, terminate le scuole, scelgono di restare sull'isola per sostenere l'economia. Ma pochi decidono di partire per continuare gli studi o per sperimentare un'esperienza professionale altrove.
L'Agenzia Italiana per la gioventù, che gestisce in Italia i programmi europei Erasmus+: Gioventù e Sport e Corpo europeo di solidarietà, intende favorire lo sviluppo personale dei giovani, accrescendone le competenze e promuovendone l'autonomia, offrendo loro opportunità e occasioni di mobilità, formazione, educazione, volontariato e scambio, affinché diventino attori di cambiamenti positivi nelle proprie comunità.