Elinor Joseph ha 18 anni. Oltre ad essere bella è un soldato israeliano
Il suo obiettivo è combattere al fronte fianco a fianco con i colleghi soldati israeliani e in questo ha il pieno appoggio del padre (di Monica Scotti)
Ha fatto scalpore la scelta di Elinor Joseph. Ha 18 anni è molto bella ed è un soldato appena arruolato dall’esercito israeliano. Cosa la rende tanto speciale? Elinor, che viene da una famiglia di fede cristiana, ha sangue arabo nelle vene ed è, dunque, la prima donna araba ad essere stata accettata tra le fila di un’armata da sempre monopolio di cittadini rigorosamente ebrei. Il suo successo personale rappresenta, in effetti, un piccolo passo in direzione di una maggiore integrazione all’interno dello Stato di Israele fra cittadini ebrei e minoranza araba, un piccolo segnale di pace in una terra fustigata da guerre intestine su cui da più di 60 anni vaga un popolo senza patria, il popolo palestinese.
Elinor è nata a Jish (Galilea) ma vive a Haifa, industriosa zona portuale situata sulla costa settentrionale. La sua casa si trova in un popoloso rione dall’aria multietnica, dove accanto alla maggioranza ebraica convivono arabi cristiani, arabi musulmani, drusi. La scelta di entrare nell’esercito ha rappresentato una sfida non semplice per la giovane, che dopo mesi di duro addestramento è stata accettata nel “karakal”, un’unità combattente dislocata lungo i confini, con la qualifica di infermiera militare. E’ nell’esercito che Elinor, appoggiata dal padre, vede il suo futuro, la speranza di una carriera e per realizzare questo sogno ha sfidato la diffidenza dei commilitoni ebrei e la rabbia degli amici arabi, alcuni dei quali, dopo il suo arruolamento, le hanno tolto il saluto.
Non è sorprendente per una donna farsi strada nell’esercito nei paesi del Vicino Oriente, un calderone ribollente di tensioni in cui le ragazze prestano servizio di leva insieme ai coetanei maschi. Ma la storia dell’araba Elinor ha dell’incredibile. L’unità in cui è stata arruolata è incaricata di compiere missioni ”riservate” di salvataggio e si avvale dell’ausilio di mezzi aerei. Essendo un’unità militare sensibile i controlli dell’intelligence sugli aspiranti soldati sono severissimi. Sembrerebbe che inizialmente la ragazza sia entrata a far parte dell’unità d’élite per errore, in quanto in seguito ai controlli non era emersa traccia delle sue origini arabe; una volta arruolata, però, la verità sarebbe venuta alla luce, ma a quel punto gli altri ufficiali si sarebbero schierati dalla sua parte chiedendoti farla restare perché “troppo brava”.
Prima di Elinor un arabo-israeliano che era persino riuscito ad ottenere un diploma di pilota civile (altro titolo normalmente riservato per ragioni di sicurezza solo agli ebrei), aveva chiesto di essere arruolato nell’aeronautica militare israeliana, senza tuttavia riuscirci.