Attività, formazione, iniziative: il Servizio Civile in Italia si muove e non teme il confronto
Viaggio nello Stivale per sondare le iniziative del servizio civile italiano. Il “Campus Orienta” a Gaeta. Il festival “Notti disarmate” a Venezia. Riflessioni su un impegno sociale un po’ spento, con una punta di invidia per Cameron e il suo (pur probabile) “esercito di 5mila organizzatori comunitari” (di Angelo Di Pietro)
Il maggior vanto di un inglese è che sul suo impero non tramonta mai il sole. Almeno così si diceva. Oggi però, a sentire le parole di David Cameron, sembra che in Inghilterra stia rifiorendo un nuovo senso d’appartenenza. Proprio ieri, in un intervista rilasciata a La Repubblica, il leader del partito conservatore britannico, afferma che il suo modello di società ha come “principale leva per il progresso la responsabilità sociale di tutti”, e progetta di creare un “esercito di 5mila organizzatori comunitari” e ”un servizio civico nazionale per sedicenni: due mesi di volontariato tutte le estati, per battere la cultura della violenza, della droga, del degrado”.
Certo, al di là delle trovate da oratore, smuovere 5mila boys sarà un’impresa, ma i giovani inglesi sembrano reagire bene. E l’Italia che fa? Bamboccioni, pigroni, mafiosi? Con l’identità e l’impegno sociale assopiti da lustri, urge mantenere alto il tricolorato servizio civile. Googoliamo un attimo, e la prima iniziativa interessante spunta a Gaeta, 27 e 28 aprile, “Campus Orienta”. Il doppio appuntamento [della tappa milanese ne abbiamo parlato a marzo su SCM, ndr] è interamente proiettato all’universo degli Under30 e sarà un percorso di informazione e approfondimento, dal post laurea all’inserimento lavorativo. E soprattutto, ci sarà l’UNSC e l’on. Leonzio Borea, capo dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile: non solo convegni, ma anche incontri e gadget, con un’intera area espositiva preparata ad hoc per l’Ufficio.
Continuiamo a sondare la rete e saltiamo un paio di paralleli. Dal 21 aprile al 26 maggio, Venezia ospita “Notti disarmate”, kermesse cinematografica dedicata all’impegno civile. Per quattro sere, la Laguna tenterà di avvicinare i giovani al servizio civile, con un approccio nuovo, inconsueto, attraverso la storia del cinema, dalla sensibilità di Dino Risi all’inquietudine dei nuovi giovani cineasti, Davide Ferrario e Luca Vendruscolo.
Se oltremanica si organizza un esercito, anche qui l’Italia s’è mossa. Perché il nostro potenziale generazionale non manca. Forse non saremo in tanti, ma un semplice sguardo alla rete ci offre una panoramica su iniziative, attivismo, uomini e donne che dell’impegno civile hanno fatto un motore di vita. È questa la parte bella dell’Italia, quella che ci piace guardare. È questa la parte dell’Italia che non ha nulla da invidiare al resto del mondo.