Servizio civile: 45.890 i volontari avviati nel 2006

di Anna Laudati
da Ansa.it
manifesto_serv_civ.jpgDonna, meridionale, con tasso di istruzione medio-alto, di età prevalente tra 21 e 26 anni: è il ritratto del volontario del Servizio civile nazionale, come si evince dalla 'Relazione sull'organizzazione, sulla gestione e sullo svolgimento del servizio civile per l'anno 2006' trasmessa oggi alla Camera dal ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero; 45.890 i volontari avviati nel corso del 2006 al Servizio, rispetto a un numero di posti richiesti di 51.005 unità; 439 i volontari inseriti in progetti all'estero.
La relazione è stata curata dall'Ufficio nazionale per il servizio civile (Unsc) e traccia il bilancio del lavoro svolto, illustra le diverse questioni delle quali si è occupato l'Ufficio nel quinto anno dalla emanazione della legge 64 e fa il punto sullo stato di attuazione del servizio civile in Italia. La maggior parte dei volontari avviati al Servizio civile nazionale nel 2006 proviene dalle regioni del Sud e ha svolto il servizio civile al sud. Il 69,63% dei volontari avviati sono femmine, il 30,37% maschi, che però rispetto al 2005 sono aumentati del 6,13%

La fascia di età prevalente è quella dai 21 ai 23 anni, seguita dalla fascia 24-26 (il limite di età per svolgere il servizio civile è di 28 anni). Nel 2006 sono stati 726 gli enti, per metà pubblici e per metà privati, che hanno avuto approvati progetti di servizio civile nell'ambito dei bandi ordinari; la proporzione però è diversa se si confrontano i progetti approvati: la quota degli enti pubblici scende al 34,3% contro il 65,7% dei privati. I progetti presentati sono stati 8.534 (75% in più rispetto al 2005). Circa 6.300 i bandi approvati. Sotto il profilo territoriale, i dati evidenziano una forte capacità progettuale delle regioni del Sud (53,8%), segue il centro con il 21,7% e il nord con il 24,5%; particolarmente attive Sicilia e Campania. Analizzando i progetti per settori d'intervento, prevale fortemente l'assistenza (49,9%) che però risulta in calo rispetto al 2005; al secondo posto, l'educazione e la promozione culturale (25,2%, stessi livelli dell'anno precedente). A distanza, seguono la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale (11,7%), l'ambiente (6,6%) e la protezione civile (5,5%), tutti però in crescita rispetto al 2005.

Tra le novità di quest'anno - il primo anno in cui hanno prestato servizio civile esclusivamente volontari, essendo stati congedati, in seguito alla sospensione della leva obbligatoria, gli ultimi obiettori di coscienza in servizio - la Relazione segnala l'ingresso delle Regioni e Province Autonome nell'attuazione di alcuni interventi di Ssn; il crescente numero di adesione ai progetti registrato nel corso dell'anno, che ha reso necessario integrare con 30 milioni di euro le risorse finanziarie del Fondo nazionale. Nella sua introduzione, il ministro Paolo Ferrero sottolinea come il primo bando ordinario del 2006, pubblicato pochi giorni dopo l'avvio dei lavori del Governo, abbia fatto registrare un aumento del 75% rispetto al 2005 del numero di progetti presentati.

"Tale crescita - afferma il ministro - determinata anche dall'accreditamento di nuovi Enti, ha fatto sì che, per la prima volta, le risorse inizialmente disponibili si siano rivelate insufficienti a finanziare tutte le richieste di volontari presentate. L'impegno del Governo, e del Ministero della solidarietà sociale in particolare, è stato quello di intervenire prontamente con un finanziamento aggiuntivo, che ha consentito di inserire a bando, su base annua, oltre il 70% dei volontari richiesti nei progetti approvati".