Mastella taglia, Ferrero chiede incrementi di spesa

di Anna Laudati

da Redattore Sociale.it
 
mastella.jpgC'è chi taglia. E chi vuol incrementare i fondi. I ministri del Governo Prodi si avvicinano al momento della discussione sulla Finanziaria con propositi e atteggiamenti anche molto diversi tra loro. Nelle ultime ore, per esempio, due le note che attestano questa diversa esigenza.

Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha infatti inserito in una nota stampa un breve eferrero.jpg sintetico "promemoria" delle proposte avanzate dal suo ministero per la Finanziaria 2008. Eccole: incrementare il Fondo per le non autosufficienze; innalzare la quota-parte del Fondo per le politiche sociali destinata alle regioni; istituire un osservatorio per la disabilità (da finanziare con il Fondo per le politiche sociali); incrementare il Fondo per l"inclusione degli immigrati; istituire un Fondo di solidarietà per mutui di acquisto della prima casa; incrementare il Fondo nazionale per il servizio civile; istituire un fondo per le povertà estreme; istituire un fondo per la diffusione e la cultura della Responsabilità sociale delle imprese.

Giustizia. Ammonta a quasi 60 milioni di euro, invece, il contributo della Giustizia in termini di risparmi alla Legge Finanziaria 2008. Anche in questo caso le intenzioni sono state rese note dal Ministero. Nella nota si precisa che il totale dei tagli previsti è così suddiviso: 7,6 milioni di euro per la riduzione della spesa per l'acquisto di mezzi di trasporto, macchinari e attrezzature dell'amministrazione penitenziaria e di quella minorile; 5 milioni di euro il risparmio sul funzionamento delle amministrazioni giudiziaria,
penitenziaria e minorile; 2 milioni di euro da autorizzazioni di spesa per dirigenti dell'amministrazione; 3,3 milioni di euro in meno per l'acquisto di beni, macchine e attrezzature dell'amministrazione giudiziaria; 40 milioni di euro dalla razionalizzazione delle spese relative ad intercettazioni telefoniche (risparmi che saliranno a 70 milioni nel 2009 e a 100 milioni di euro nel 2010).

"Un taglio, quindi, di circa 60 milioni di euro – afferma il ministero - per venire incontro alle indicazioni governative in vista della prossima Finanziaria che, tuttavia, non potrà non tener conto delle necessità improcrastinabili per il buon funzionamento della Giustizia, considerando soprattutto che il settore, nella precedente legislatura, ha già subito tagli per il 53%".