Giovani e Servizio Civile, una sfida aperta.

di Enrico Maria Borrelli

Editoriale di Enrico M. Borrelli Presidente  di AMESCI

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Cinquantamila in tutta Italia e per un giorno in migliaia a Napoli. Un fenomeno che dice tanto sui giovani, spesso visti come una generazione travagliata, lontana dai valori di chi non è più giovane. Cosa rappresenti per un giovane oggi l’impegno sociale e l’esperienza di servizio civile ce lo dice uno studio dell’Istituto per la Ricerca Sociale, dalla quale si scopre che il 64% degli intervistati mette al primo posto la necessità di crescere dal punto di vista umano, il 46% per essere utile agli altri, il 47% per confrontarsi con realtà diverse, mentre solo il 25% cerca una risposta economica.

Eppure così non appare, si ha la percezione che i giovani siano presi solo dal quotidiano, lontani dal sentirsi parte di una comunità alla quale offrire già oggi il loro contributo. E’ cambiato molto dai tempi dei grandi movimenti di massa , animati dalle ideologie e dai partiti.

Oggi i giovani vivono una “privatizzazione degli affetti e dei problemi” che sposta la loro attenzione su una dimensione più familiare dei valori . Il concetto chiave è quello di “socialità ristretta” che abbraccia le sfere della famiglia, degli amici, dell’auto-realizzazione, dove questi valori sono oggi percepiti dai giovani.

 La sfida che oggi affronta lo Stato è quella di riuscire a creare nuovi spazi di aggregazione in cui i giovani possano ritrovare anche il valore della comunità e dell’appartenenza. In questo quadro si colloca il Servizio Civile.

Esperienza fino ad oggi fortunata che ha visto una rapida crescita, passando dai 200 volontari del 2002 fino agli attuali 50 mila: 200mila volontari impegnati in soli 5 anni. Quali saranno i numeri che avremo nei prossimi anni dipenderà da due fattori : la capacità di rinnovare il Servizio Civile in relazione alle esigenze dei giovani e la volontà politica dello Stato di sostenerlo con risorse adeguate. La sfida è ancora aperta e i giovani, come dimostra questa giornata nazionale, vogliono crederci.

Enrico Maria Borrelli

Presidente Amesci