Servizio Civile va al Rexpò
Dal 22 al 25 ottobre l’Università della Calabria di Cosenza ha ospitato
Che cos'è il Rexpò? Il Rexpò e il più grande appuntamento annuale della società civile del Sud Italia, quest’anno giunto alla V edizione. Un evento che coinvolge le principali reti sociali per favorire l'incontro e la collaborazione nell'area euro-mediterranea e per favorire il confronto fra terzo settore, industria ed impresa. L’evento annuale ha lo scopo di sviluppare la cultura della responsabilità sociale, dell’essere “tutti responsabili di tutti”, qualunque sia il ruolo e la missione svolti nella comunità locale e nelle organizzazioni e istituzioni nazionali ed internazionali di cui si fa parte.
Perché avete ritenuto che anche la presenza del SCN fosse importante? Visto che il SCN è una forma di volontariato, spesso non conosciuto, abbiamo pensato di aderire alla manifestazione I CARE con uno stand informativo, e dal palco abbiamo promosso il SCN con la testimonianza di alcuni Rappresentanti Regionali. Negli altri giorni abbiamo partecipato ai work-shop dell’evento.
Oltre al SCN quali altri enti di volontariato sono stati coinvolti e di quali paesi? Nella giornata I CARE - Giovani Cittadini Europei del 23 ottobre oltre al SCN hanno partecipato i giovani di 14 Paesi: Tunisia, Palestina, Siria, Marocco, Spagna, Slovenia, Egitto, Giordania, Algeria, Bulgaria, Libia, Malta, Israele e Italia; che hanno allestito degli stand per rappresentare e far conoscere le proprie tradizioni, tutti insieme ci siamo ritrovati a trascorrere una mattinata di festa e di allegria. Hanno partecipato tette le ultime classi delle superiori calabresi, i ragazzi hanno prodotto alcuni spot video nell’ambito del concorso DemoSpot.
Raccontaci questi giorni di meeting? Quali sono stati i risultati giunti e quali i pareri dei giovani partecipanti? Questi giorni di meeting sono stai giorni intensi, di crescita e di formazione. I giovani, compresi quelli del SCN hanno preso parte ai meeting, tra cui “MeYouMe”, che è l’incontro dei giovani del Mediterraneo, dove i giovani si impegnano a costruire uno spazio pubblico di confronto. Giovani che “guardando” l’area del Mediterraneo, rilevano le problematiche più urgenti dell’attualità, evidenziano le sfide più grandi. In molti paesi si assiste ancora alla violazione dei diritti umani, alla discriminazione sociale e razziale. La necessità di un dialogo internazionale e di costruire la pace, le sofferenze di chi migra e le morti che trasformano il Mediterraneo in un cimitero d’acqua, sono i temi più dibattuti tra i giovani “euro-mediterranei”. Le sfide sono quelle di intraprendere percorsi di istruzione e formazione per dare libertà e opportunità ai giovani, garantendo la possibilità di partecipazione per il protagonismo delle nuove generazioni nella società e nella politica. Occorre avviarsi verso uno sviluppo sostenibile, possibile in comunità coese e responsabili, iniziando un cammino per la cooperazione politica, economica e sociale nel Mediterraneo.
La “Conferenza Euro-Mediterranea del terzo settore” i partecipanti si sono confrontati sulle dinamiche di cooperazione nei processi di sviluppo locale e sulla possibile definizione di obiettivi transnazionali condivisi. Che hanno tre dimensioni di analisi: Il ruolo del terzo settore; La responsabilità sociale delle imprese; Politiche pubbliche di coesione sociale e sviluppo locale.
La “Conferenza calabrese del welfare dello sviluppo” Incontro promosso dalla Regione Calabria, relativo alle politiche ed alle iniziative che integrano coesione sociale e sviluppo locale.
Si è avviato un confronto sistematico sulle strategie per la costruzione di un nuovo sistema di welfare dello sviluppo, che superi gli approcci assistenzialistici e sia capace di accompagnare le persone deboli dai circuiti dell’assistenza a quelli del pieno inserimento sociale e lavorativo; si è prefissato la collaborazione fra soggetti pubblici e privati e fra operatori di settori contigui del welfare (lavoro, formazione, sociale).