La CNESC ha festeggiato i suoi primi venti anni ed io ex volontaria di Servizio Civile c'ero

di Anna Laudati

Cronaca di una prima volta da relatrice ad un convegno, di Giuseppina Ascione, per gli amici Simona, da pochi giorni ex volontaria di servizio civile in un progetto Amesci, giornalista di serviziocivilemagazine, invitata ad intervenire al tavolo di discussione organizzato dalla Cnesc, in qualità di Rappresentante Nazionale dei Volontari in SC (di Giuseppina Ascione)

cnesc._rapporto_2008.jpgIl 15 dicembre, presso l’ Auditorium Via Rieti di Roma, si è tenuto un convegno per ricordare questi anni trascorsi, per parlare di Servizio Civile, e per presentare il X Rapporto Annuale della CNESC. Presenti al convegno gli ex presidenti della CNESC, Diego Cipriani, che è stato anche Direttore dell’ Ufficio Nazionale per il Servizio Civile e Cristina Nespoli, entrambi hanno sottolineato il valore del Servizio Civile e il delicato passaggio, dalle battaglie per l’Obiezione di Coscienza all’odierno Servizio Civile Nazionale.

La Nespoli, alquanto critica nei confronti del Servizio Civile, ha definito i giovani volontari senza passioni e senza memoria, rimarcando la differenza che intercorre tra volontari ed obiettori, sottolineando come questi ultimi si siano fatti carico di numerose battaglie che hanno poi portato all’istituzione dell’ Obiezione di Coscienza, imputando ai volontari di non conoscere tali eventi e di ignorare figure fondamentali di tali battaglie come Don Dilani.

 

Ad introdurre la Tavola rotonda il prof. Mario Pollo, docente di Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università LUMSA di Roma. Pollo ha individuato nel Servizio Civile molteplici piani di discorso, che lui ha definito “paradigmi”, che porterebbero un giovane a beneficiare di un anno di Servizio Civile sotto molteplici aspetti. Un elemento che il prof. Pollo ci ha tenuto ad evidenziare è che il Servizio Civile rischia di diventare, per alcuni giovani, l’ennesimo lavoro precario, rimanendo così un semplice diversivo alla disoccupazione che versa in alcune regione italiane. A moderare i partecipanti alla Tavola Rotonda, Giovanni Anversa, giornalista e autore televisivo, che ha saputo rendere dinamico e mai noioso il tavolo di discussione in cui sono intervenuti Licio Palazzini, Presidente della Consulta Nazionale, Fausto Casini, Presidente uscente della CNESC, Massimiliano Costa, Vice Presidente della Regione Liguria con delega al Servizio Civile, ed la sottoscritta Giuseppina Ascione, Rappresentante Nazionale dei Volontari in Servizio Civile.

 

E’stata la prima volta che ho partecipato come relatore ad un convegno. Essermi seduta a quel tavolo è stato per me motivo di grande orgoglio. Nei miei interventi ho cercato di mettere in luce l’importanza che i volontari hanno nel sistema Servizio Civile, perché spesso noi giovani veniamo trattati come usufruttuari di un servizio e non come i principali attori di questo servizio. Ho cercato di ribadire l’importanza che il Servizio Civile ha per l’intero Paese e naturalmente per i giovani. Il SC è si un momento di crescita e di confronto per i giovani, ma anche uno strumento che le ragazze e i ragazzi di questo Paese hanno per misurarsi con il mondo del lavoro. Dagli altri partecipanti alla tavola rotonda, sono partite delle sollecitazioni per migliorare sempre di più questo sistema, si è cercato di aprire un dialogo tra Stato e Regioni in materia, pur garantendo l’autonomia e le particolarità che il Servizio Civile assume nei diversi territori. Inevitabile un passaggio sulla questione “fondi”, da tutti l’impegno a migliorare gli “indici di spesa” ma il forte auspicio che il governo faccia qualcosa per non lasciare che questo sistema vada morendo di anno in anno.

 

Nella seconda parte del convegno è stato presentato il  X Rapporto annuale della CNESC, nel quale sono stati portati a conoscenza i dati di questo ultimo anno di Servizio Civile, oltre che un interessante analisi sulla fruizione attraverso il web dei siti gestiti dagli enti che fanno parte della CNESC. A sorpresa è intervenuto al convegno anche il Capo dell’ Ufficio Nazionale, prof. Leonzio Borea, il quale ha rincuorato i presenti rendendo noto che il Sottosegretario Giovanardi si sta adoperando per concordare con il Governo uno stanziamento di 40 milioni di euro a favore del fondo dell’ UNSC, che dovrebbe ammontare così a 211 milioni di euro. Ma Borea punta anche su altre strade che potrebbero andare a migliorare il Sistema Servizio Civile. La mobilità interregionale dei volontari e la promozione di progetti pluriennali sono solo due delle innovazioni che il Capo dell’ UNSC vorrebbe introdurre. Borea si è inoltre soffermato sul valore e sul significato che il Servizio Civile ricompre evidenziandone un forte valore formativo che con la collaborazione delle Università andrebbe sfruttato e implementato.

Dopo gli interventi di Enrico Maria Borrelli, Presidente di Amesci, Giovanni Bastianini del Dipartimento della Protezione Civile della PCM, dott. Michelangelo Chiurchiù, presidente del Coordinamento Enti servizio civile, le conclusioni sono state affidate al presidente uscente della CNESC, Fausto Casini, il quale ha ringraziato i presenti e i collaboratori con i quali ha lavorato in questi anni per migliorare la CNESC e il Servizio Civile. (foto esseciblog)