Perle di servizio civile. Mi chiamo Rita, ho trovato dei compagni formidabili

di Anna Laudati
Il Servizio civile tra appena passato e futuro continua a lasciare i suoi segni tra i giovani, circa 45mila all’anno, che hanno percorso le sue strade incontrandosi e verificando quotidianamente che impegnarsi nel sociale equivale ad aprirsi a  nuovi orizzonti e nuove prospettive. A raccontarsi è Rita, giovane volontaria in Servizio presso la Provincia di Frosinone. Spirito allegro, amichevole e con molti interessi, Rita rientra a pieno titolo nella cosiddetta “meglio gioventù” del nostro paese: volontaria e studentessa universitaria prossima alla Laurea in discipline economiche. Una categoria, quella della meglio gioventù italiana, che speriamo continui a crescere e a rendersi sempre più utile. (Gianfranco Mingione)

rita.jpg

Mi chiamo Rita e sono nata e risiedo in Ciociaria. La mia esperienza con il servizio civile è iniziata il 4 febbraio del 2008 presso un ente pubblico, la Provincia di Frosinone, che per la prima volta lo scorso anno ha presentato i progetti per il Servizio civile. Al momento della presentazione del modulo di domanda non ero molto fiduciosa sul fatto che sarei potuta risultare idonea alla graduatoria definitiva, visto il ridotto numero di volontari previsti per il progetto. Però, come dice un vecchio proverbio “Tentar non nuoce”.  

E il risultato è stato positivo: ho superato la selezione, collocandomi fra i candidati idonei in graduatoria. Il progetto per il quale sono stata selezionata riguarda la creazione di una Carta dei Servizi: un utile documento al servizio dei cittadini, che avrà come finalità quella di informare i cittadini del territorio provinciale dei vari servizi che l’ente Provincia si propone di offrire.  

Durante i primi giorni del servizio è stato un po’ difficile cercare di spiegare ai vari responsabili dei servizi lo scopo del nostro progetto e le informazioni di cui avevamo bisogno per iniziare a lavorarci su. Ma acquisendo poi un po’ più di esperienza insieme al mio staff siamo riusciti nell’intento. Inizialmente avevo un po’ di timore perché non sapevo chi fossero i miei colleghi e come sarebbe stato lavorare insieme, ora però posso dire che ho trovato dei compagni formidabili.  

Ho instaurato un ottimo rapporto di amicizia e di collaborazione anche con i ragazzi degli altri progetti e oggi posso ritenermi fortunata anche in questo perché non sempre si ha la fortuna di incontrare persone con le quali è possibile stabilire un buon rapporto e lavorare armoniosamente. Nel corso di questi mesi ci sono stati anche dei periodi un po’ meno floridi per delle difficoltà sia strutturali che tecniche. Difficoltà che  però siamo riusciti a risolvere in parte o del tutto, anche perché penso che siano cose normali in un ambiente di lavoro. Questo progetto tra un mese finirà e siamo a buon punto per la stesura della “Carta dei Servizi”.

Io e i miei colleghi speriamo che possa essere di aiuto sia all’ente per farsi conoscere meglio e sia ai cittadini in modo che possano conoscere ed usufruire dei servizi e della realtà che li circonda. Nel concludere queste mie poche righe ne approfitto per salutare tutti i volontari del Servizio Civile Nazionale.