Perle di servizio civile: “Sperando che il sc continui a bussare alla porta di altri giovani"

di Anna Laudati

“Responsabilità, Sacrificio, Entusiasmo, Impegno, Spontaneità, Pazienza ed  Empatia  hanno bussato alla mia porta travestiti da arcobaleno. Ed io li ho fatti entrare”. Intervista a Valentina ex volontaria in servizio civile dalla Puglia (di Gianfranco Mingione)  

valentina_curci.jpgQuesta volta l’esperienza di servizio civile ci viene raccontata dalla Puglia. Valentina Curci è rappresentante dei volontari della sua regione. Alla domanda cos’è il servizio civile ci ha risposto che "è un’esperienza colta al volo, vissuta a fondo e voluta. Un’esperienza “istruttiva” e “partecipativa”" che la sta segnando profondamente in positivo.

Valentina. L’indomani sarebbe stato l’ultimo giorno utile per la consegna della domanda. Questo lo sapevano tutti. E lo sapeva anche chi, come me, a poche ore da una scelta importante non riusciva a trattenere pensieri, timori e dubbi. Regalare un anno di noi stessi agli altri non è cosa di poco conto, specie se la tua vita scorre e schizza con uniforme irregolarità tra studio, affetti e lavoretti part-time.

Una prospettiva lucida e vigile, tremendamente autentica, difficile da mettere a tacere. Una pioggia di riflessioni nel cervello e quel foglio già compilato a guardarti dalla scrivania che attende un sì, mentre tu ti chini a riflettere su ciò che hai di buono da dare: a me che la volontà da sempre appare come un guerriero a cavallo della motivazione; a me che sapevo di voler dare ma che temevo di non saperlo fare; a me che rifiutavo di partorire un perché battezzato “rimborso spese”; a me che cercavo dentro il senso di quella scelta, la notte vicina sembrava già interminabile…

E se un piccolo miracolo del caso non si fosse fatto musica fino a bruciare quel velo d’indecisione ora girerei con un rimpianto in più e tante risorse in meno. Era certamente un caso che la mia volontà fosse lì ad ascoltare queste parole affacciate alla radio accesa: “Trust I seek and I find in you /Every day for us something new / Open mind for a different view / And nothing else matters...”(parte del testo della canzone  “Nothing else matter”, Metallica, traduzione: “Cerco fiducia e la trovo in te/Ogni giorno per noi c’è qualcosa di nuovo/ Apri la mente a un nuovo punto di vista/E nient’altro ha importanza). Ma chi può negare che la storia sia anche fatta di episodi in cui la casualità ha donato all’uomo il beneficio di una svolta individuale o collettiva? La bellezza di una scoperta che si apre ai tuoi occhi non ha valore, soprattutto quando essa porta sul volto i colori del Servizio Civile Nazionale.

Responsabilità, Sacrificio, Entusiasmo, Impegno, Spontaneità, Pazienza ed  Empatia  stavano bussando alla mia porta, travestiti da arcobaleno, lo stesso che spesso accompagna il simbolo della difesa non-violenta del Paese. Ed io li ho fatti entrare.

La mia storia prosegue come moltissime altre. Ho dedicato la mia volontà ai minori vittime dell’indifferenza, della disattenzione, della superficialità. Una missione su un pianeta per me inesplorato fino ad allora, una scommessa contro l’anima “scientifica” che spesso avverto di possedere. Ed è lì che mi sono accorta che puoi essere tante cose e puoi dare più di quanto immagini, cioè te stesso. Porterò scolpite nell’animo le risate, i volti e le parole di tutti quelli che ho incontrato in questo anno che, per me, durerà tutta la vita. Ed anche per questo non smetterò mai di ringraziarli e sperare che il Servizio Civile continui a bussare alla porta di altri giovani con la stessa forza di ieri.