Servizio civile. Parla la giovane delegata delle Marche
Prosegue il nostro viaggio tra i Rappresentanti dei volontari in Servizio Civile, questa settimana siamo nelle Marche con Laura Porfidi, che ci parla della sua esperienza di rappresentante di una regione in cui il SCN stenta a decollare. Laura. Cosa significa per te essere stato eletto prima delegato della regione Marche e poi rappresentante regionale? Credo che quella del Servizio Civile sia una scelta da fare e da intraprendere a pieno, fino in fondo, essere volontario in SCN significa non solo poter fare, ma soprattutto poterci essere.
Quale miglior modo se non quello di essere una parte integrante ed attiva di questo mondo, un membro propositivo per poter evidenziare il significato vero di un'esperienza che non è fondata sul rimborso economico mensile, ma sul ritorno emotivo di quanti ritrovano un sorriso mediante il nostro assiduo operato, di quanti portano a termine progetti grazie ai nostri consigli e progrediscono grazie al nostro aiuto. Essere stata eletta Rappresentante della Regione Marche ha, quindi, un significato importante ed impagabile, quale quello di divenire portavoce di un cammino che può davvero cambiarti la vita.
Cosa ti aspetti da questa esperienza? Mi aspetto di condividere il significato profondo non solo dell'essere volontari in Servizio Civile ma anche di divenire ancora più attivi e partecipi mettendosi in gioco in un’esperienza di rappresentanza.
Quali sono gli aspetti e gli argomenti sui quali stai concentrando il tuo lavoro? In questo momento mi sto muovendo su un unico fronte, ma non per questo scarno o privo di significato: la "battaglia" contro la quasi totale assenza del Servizio Civile nella mia regione.
Idee e progetti, cosa bolle in pentola? Sto cercando di mettere in campo tutte le mie energie in modo da arginare questa condizione di crisi che il SC vive nella regione Marche, non solo andando in contro a tutte quelle sedi, cooperative o associazioni che necessitano di una nostra mano, ma soprattutto sto cercando di promuovere il SCN tra tutti quei giovani che hanno diritto di sentirsi utili per la società e di avere la possibilità di crescere professionalmente, emotivamente, civilmente, ma soprattutto, umanamente.{jcomments on}