Servizio Civile. Parla il giovane delegato del Lazio
Discutiamo ancora di Servizio Civile. Con Ivan Fatica, rappresentante dei delegati, ci spostiamo nel Lazio. Tra i progetti, una Consulta a livello regionale (di Giuseppina Ascione)
Ivan. Cosa significa per te essere stato eletto prima delegato della Regione Lazio e poi rappresentante regionale? Sicuramente si tratta di una doppia soddisfazione. Penso di aver preparato la mia campagna elettorale con impegno e dedizione. Già prima di iniziare il servizio civile, visitando il sito dell’UNSC, mi ero informato circa la possibilità di candidarsi come rappresentante dei volontari. Era un’esperienza che non volevo perdermi, ed è stato così! Ero consapevole dell’importanza di poter rappresentare e farmi portavoce delle istanze di una comunità di giovani, un esercito non armato dinamico e complesso che si confronta e si mette al servizio della società civile.
Durante la campagna elettorale ho cercato di ascoltare e prendere spunti dai volontari che prestavano servizio insieme a me e da quelli che ho conosciuto durante alcuni incontri organizzati. Non a caso il mio programma elettorale è stato un programma condiviso, la sintesi delle idee e delle istanze che mi sono arrivate dai volontari. Questo mi ha premiato, tant’è che sono risultato il primo fra gli eletti nel Lazio. Per quanto riguarda la nomina a Rappresentante Regionale devo ringraziare, invece, i delegati del Lazio che mi hanno dato fiducia in virtù del risultato elettorale.
Cosa ti aspetti da questa esperienza? Tutti sappiamo che questo è un momento molto delicato per il Servizio Civile Nazionale che va sostenuto e rilanciato. Spero di riuscire a portare a termine nel migliore dei modi il mio mandato proseguendo il lavoro che i vecchi delegati e la rappresentante vicaria, Alessandra Alfonsi, hanno iniziato un anno fa. C’è il desiderio, mio e dei nuovi delegati, di riuscire a fare qualcosa di concreto per il Servizio Civile nel Lazio, qualcosa che non rimanga scritto solo nei nostri programmi elettorali. Solo in questo modo potremo legittimare il nostro ruolo evitando di cadere nella mera autoreferenzialità di una carica elettiva.
Quali sono gli aspetti e gli argomenti sui quali stai concentrando il tuo lavoro? Partendo dall’ottimo lavoro svolto dai delegati 2008-10, stiamo cercando di gestire le interazioni con i volontari e gli enti in base ai diversi ruoli ricoperti e alle aree geografiche del Lazio. L’idea è quella di riuscire ad essere presenti su tutto il territorio regionale. Anche l’organizzazione dei delegati è molto importante, per questo abbiamo suddiviso le nostre attività in base alle peculiarità e alle competenze di ciascuno di noi. Inoltre, nell’ambito delle attività svolte presso i nostri enti, ho puntato molto sulla promozione del bando ordinario di servizio civile 2009-10 in quanto la reputo la prima vera occasione per farci conoscere e poter far conoscere la rappresentanza a tutti quei ragazzi che si apprestano ad iniziare l’anno di servizio civile.
Idee e progetti, cosa bolle in pentola? Sicuramente il progetto più ambizioso riguarda l’istituzione di una Consulta a livello regionale che avrebbe il compito di stimolare ed aumentare le occasioni di interazione con i volontari. Una legge regionale sul servizio civile contribuirebbe a migliorare la condizione dei volontari attraverso finanziamenti regionali e risorse ad hoc. Vorrei inoltre riuscire ad organizzare, di concerto con l’ Ufficio Regionale, degli incontri itineranti nelle province del Lazio per far conoscere ai volontari del SCN l'organismo della rappresentanza.{jcomments on}