Servizio Civile, Bobba: “Terzjus si batterà per un obiettivo ambizioso: passare dagli attuali 50.000 giovani in servizio a 400mila”

di Redazione

Dal Servizio Civile all’incompiutezza della riforma del Terzo Settore: questi e altri temi sono stati toccati da Luigi Bobba in un’intervista su Repubblica  

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Luigi Bobba, ex sottosegretario al Welfare, ex presidente ACLI e anima della riforma del Terzo Settore, non si è fermato e ha fondato Terzjus, Osservatorio di diritto del non-profit italiano. Una proposta inedita nel panorama del sociale, che nasce da una riflessione: la riforma voluta da Renzi nel 2017 non voleva solo riordinare la normativa sul Terzo Settore, voleva anche aiutarlo a crescere. Ci è riuscita? In gran parte, non ancora.  Sono completate la riforma dei centri di servizio per il volontariato e quella degli statuti associativi, è realtà la Fondazione Italia sociale. Siamo invece indietro per il registro unico nazionale del terzo settore, il portale del Social bonus, i titoli di solidarietà, il servizio civile universale.

Mancano decreti, conferme, approvazioni... Mancano ancora tanti decreti amministrativi, conferme delle Regioni, approvazioni europee: in altre parole, quegli strumenti che rendono concrete e operative le leggi nazionali e che in Italia si fanno aspettare anche anni. “Terzjus vuole fare tre cose per il Terzo Settore: monitorare, accompagnare e proporre”, esordisce Bobba. “Monitorare significa seguire da vicino la realizzazione della riforma, con le competenze giuridiche migliori, e divulgare al pubblico le informazioni. Accompagnare vuol dire essere di aiuto, ma anche di pungolo, ad applicare le nuove norme in modo che possano realmente incidere nella società civile. Proporre, infine, è chiarissimo: dare idee perché la riforma riesca davvero a dare l’impulso decisivo al non profit”.

Il prossimo Rapporto di Terzjus. Il monitoraggio è già in corso e darà come primo frutto il Rapporto sullo stato e le prospettive della legislazione sul Terzo Settore in Italia, atteso per gennaio 2021, con il sostegno finanziario di Fondazione Cariplo, Fondazioni bancarie del Piemonte e Fondazione Unipolis. Il Rapporto farà innanzitutto il punto sull’attuazione della riforma varata nel 2014 e incompiuta sotto i molti aspetti che abbiamo elencato.


Il registro unico nazionale degli ETS, Enti del Terzo Settore. Del registro unico si è parlato molto, perché va a sanare una grande frammentarietà di dati che finora ha caratterizzato il non profit, con decine di elenchi e albi sparsi tra Regioni, Province, Comuni, ministeri, il CONI e l’Agenzia delle entrate. “L’iscrizione sarà d’obbligo se l’ente del terzo settore vuole accedere a qualsiasi beneficio o agevolazione previsti dalla legge. Saranno le regioni a tenere il registro, ma con criteri univoci di presentazione dei dati, in modo da facilitare i confronti e le analisi statistiche”, spiega Bobba. Come il censimento ISTAT, che già viaggia verso il prossimo appuntamento decennale, nel 2021. “Il decreto è in via di approvazione in conferenza Stato-Regioni. La speranza è che il registro sia operativo a fine 2020”.

Il Social bonus per valorizzare gli immobili confiscati alla mafia. Il Social Bonus è il recupero fiscale delle donazioni a favore della valorizzazione di beni immobili pubblici inutilizzati oppure confiscati alla mafia e messi a disposizione di un ente del terzo settore. Il beneficio fiscale arriva al 65% dell’importo donato, il 50% se il donatore è un’impresa. Il Ministero del Lavoro deve realizzare una piattaforma digitale dedicata alla “storia” di questi beni, sul modello del portale Art Bonus già esistente, promosso dal Ministero dei beni culturali. Il Social Bonus fa parte del set di strumenti messi in campo dalla riforma per mobilizzare risorse finanziarie a favore del sociale, ma al momento è solo un desiderio, in attesa dei soliti decreti ministeriali “non pervenuti”.

I titoli di solidarietà per investire nel sociale. I titoli di solidarietà sono obbligazioni o certificati di deposito, emessi dalle banche, destinati a finanziare progetti di valore sociale – per intero, non in percentuale – che beneficiano di una tassazione ridotta, la stessa dei titoli di Stato. L’obiettivo è sempre quello di sbloccare capitali per il non profit, ma questa volta si tratta di investimenti e non di donazioni, dunque di vera finanza sociale. Anche qui siamo fermi perché manca l’autorizzazione da parte della Commissione europea.

Il servizio civile universale per il volontariato giovanile. Il Terzo Settore necessita di capitali, ma anche di persone e di energie, in particolare i giovani.  L’epidemia del 2020 ha aperto ferite sociali che si potranno rimarginare solo con la forza della solidarietà, che già ha dato in questi mesi grande prova, ma ha bisogno di rinforzi. Il servizio civile, secondo Bobba, “deve diventare veramente universale. Terzjus si batterà per un obiettivo ambizioso: passare dagli attuali 50.000 giovani in servizio a 400mila. La mia proposta  è  di introdurre nel curriculum scolastico due mesi di formazione all'impegno volontario e civico sul territorio, e  che questi due mesi diano luogo a crediti formativi. Insomma un'alternanza scuola-servizio civile”.

Il contributo di Terzjus al Terzo Settore. “Terzjus si è mosso da tempo per informare e suscitare dibattito sull’attuazione della riforma” conclude Bobba. “Nel 2020 abbiamo prodotto 22 articoli, tutti pubblicati sul sito www.terzjus.it  il 25 giugno. Voglio citare il più recente, commento a un’importantissima sentenza della Corte Costituzionale: la Consulta  ha stabilito che il Codice del terzo settore, all’articolo 55, dà attuazione al principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione. In base a questa fondamentale sentenza, gli enti del terzo settore che erogano servizi sociali e assistenziali non si possono considerare semplici  fornitori della pubblica amministrazione, ma sono chiamati a progettare questi servizi insieme al pubblico, perché col pubblico condividono i principi della solidarietà”. Un riconoscimento ma anche una sfida per il non profit, che dovrà essere all’altezza di un ruolo così importante per poterlo rivendicare.

 

(Fonte articolo: Repubblica - fonte foto: Bobba eu)