Servizio Civile Universale e Covid-19: gli ultimi dati sui progetti riattivati
L'ultimo report del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale
Sono 32.939 gli operatori volontari attualmente impegnati in progetti di Servizio Civile su 14.167 sedi. Di questi, 32.029 sono tornati (o torneranno a breve) in servizio su 12.414 sedi dopo un periodo di sospensione dei progetti a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. E’ quanto emerge dall’ultima fotografia scattata lo scorso 15 agosto dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale.
Dal report si evidenzia che sono 516 i giovani che hanno dovuto interrompere temporaneamente il proprio servizio a causa delle insufficienti condizioni per proseguire le attività di progetto, mentre altri 56 hanno dovuto cessare definitivamente il proprio servizio a causa dell’interruzione definitiva dei progetti. Importante: a tutti questi giovani il Dipartimento riconosce la possibilità di inoltrare nuova candidatura ad uno dei prossimi bandi di selezione.
Rispetto alle riattivazioni dei progetti, sono 23.034 gli operatori volontari che svolgono le attività originarie di progetto a fronte degli 8.986 giovani impegnati in progetti rimodulati.
Con la Circolare del 31 luglio 2020, relativa alla proroga dello stato d’emergenza fino al 15 ottobre, si è data la possibilità agli operatori volontari, previa acquisizione del loro consenso, di prestare servizio in altre sedi dell’ente o in sedi di altri enti titolari di accreditamento, presso istituzioni pubbliche o, ancora, in organizzazioni private senza scopo di lucro non accreditate, attraverso specifici accordi di gemellaggio. Al 15 agosto sono 1.588 le “altre sedi” individuate per l’attuazione delle attività e vedono coinvolti 4.776 volontari. Di questi, 1.766 sono impiegati in 613 sedi di organizzazioni, enti, e associazioni del servizio civile universale. Ad oggi, sulla base dei dati comunicati al Dipartimento - sebbene il dato non sia ancora definitivo - sono stati stipulati 221 accordi di gemellaggio da parte di 49 enti. In definitiva, sono 9 gli enti che hanno già comunicato la proroga di 23 accordi di gemellaggio.
Quanto ai progetti all’estero e quelli relativi ai Corpi civili di pace – CCP, dei complessivi 673 operatori volontari, 210 svolgono servizio attivo, di cui 136 nei paesi esteri di destinazione e 74 in Italia. Di questi 210, 175 volontari operano con procedura ordinaria (di cui 136 all'estero), mentre 35 giovani operano con procedura rimodulata (tutti in Italia).Per i restanti volontari i progetti restano interrotti. Nel mese di settembre il Dipartimento valuterà insieme agli enti l'opportunità di prevedere la ripartenza per l'estero dei volontari interessati o, nel caso in cui non ci fossero le necessarie condizioni, prendere in considerazione anche la possibilità di chiusura definitiva dei progetti, come peraltro già accaduto in alcuni casi.
Il Dipartimento continuerà a monitorare l’andamento dei progetti di servizio civile sulla base degli scenari che si andranno a delineare nei prossimi mesi, cui i progetti stessi dovranno progressivamente adattarsi verso un ripristino integrale delle condizioni originarie. Resta inteso che, se l’evoluzione dell’emergenza da coronavirus dovesse riacuire i suoi effetti, il Dipartimento valuterà, coinvolgendo come di consueto tutti i soggetti del sistema Servizio civile universale, la reintroduzione di nuove misure che saranno prontamente assunte e comunicate.
(Fonte articolo: Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale - fonte foto: Linkiesta)