Consulta Nazionale per il Servizio Civile Universale: la sintesi della Presidente sui lavori
Si è svolta ieri presso la sede del Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale la riunione della Consulta Nazionale per il Servizio Civile, la prima presieduta dalla neoeletta Presidente, Feliciana Farnese, della Rappresentanza Nazionale degli Operatori Volontari.
Un corposo ordine del giorno in vista dei lavori che sarà chiamata a svolgere la Consulta nei prossimi mesi e che saranno interessati dagli appuntamenti più importanti per il sistema Servizio Civile. Ne parliamo proprio con la Presidente della Consulta.
Com’è andato l’incontro?
La riunione di Consulta di ieri è stata molto importante per tutto il sistema che aveva una grande necessità di confrontarsi: l’ultimo incontro della Consulta, nella sua ‘vecchia’ composizione, è stata il 4 dicembre 2019. L’ordine del giorno particolarmente ricco e il lungo dibattito che si è protratto oltre l’orario previsto di chiusura dei lavori conferma la Consulta quale organismo di riferimento per la consultazione e il confronto su tutte le questioni riguardanti il Servizio Civile.
Dopo l’incontro con il Ministro, cosa bolle in pentola?
Abbiamo messo sul tavolo numerosi temi dandoci le priorità e degli obiettivi di lungo termine.
Come prima cosa mi farò carico di raccogliere il contributo della Consulta circa proposte emendative puntuali al decreto n.40/2017 che potranno perfezionare la riforma e che consegnerò al Ministro Spadafora il quale anche durante l’incontro dello scorso 23 settembre ha confermato tutta la sua disponibilità in tal senso.
Nelle prossime settimane avremo un’agenda fitta di riunioni più operative per lavorare all’applicazione delle deroghe concesse durante l’emergenza sanitaria alla gestione ordinaria, al prossimo bando di selezione volontari in programma per la seconda metà di novembre, al Piano Annuale 2021 e al connesso avviso deposito programmi per l’anno 2021.
E la questione dei Fondi?
Resta in assoluto la nostra priorità. La situazione del Fondo Nazionale per il Servizio Civile attualmente è molto critica: per il prossimo biennio dispone di uno stanziamento pari a 99 milioni euro per il 2021 e a 106 milioni di euro per il 2022 e questo in base alle assegnazioni della Legge di Bilancio 2020. Se tale previsione fosse confermata sarebbe possibile avviare in servizio circa 18.000 Operatori Volontari per il 2021 e circa 19.000 per il 2022, dopo che sono stati circa 40.000 mila nel 2020.
Mi soffermo su quanto accaduto nel 2020, ossia il passaggio da un importo iniziale di circa 139 milioni di euro ad uno finale di circa 224 milioni di euro, perché dimostra proprio come sia difficile far riferimento ad una programmazione finanziaria per assicurare la continuità del contingente complessivo di Operatori Volontari da avviare in servizio.
Questo quadro sconfortante mette ancora una volta in luce quanto una legge sul Servizio Civile Universale che preveda la definizione di un contingente annuale stabile sia davvero necessaria.