Anche la Rappresentanza dei volontari di Servizio Civile esprime forte preoccupazione rispetto agli ultimi avvenimenti su Bando volontari 2021.
"Alcuni enti di Servizio Civile (Codacons, Associazione Radio Utenti Televisive, ADOC e AMESCI) hanno ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio contro le scadenze previste dal Dipartimento per il bando SCU in corso ritenendole troppo brevi, con riferimento ai termini per la presentazione delle candidature e dell’invio delle graduatorie. Il TAR non si è ancora pronunciato, ma in attesa della sentenza è intervenuto con un provvedimento cautelare, così da “congelare” la situazione fino a quando non deciderà chi ha ragione. Per questo motivo le candidature successive al 10 febbraio ore 14.00 sono accettate dal Dipartimento “con riserva” in quanto se il TAR l'8 marzo darà ragione agli enti ricorrenti le domande dovranno essere ammesse, se il TAR dará ragione al Dipartimento le domande con riserva dei candidati potrebbero non essere ammesse." A scriverlo è la Rappresentanza Nazionale dei volontari di Servizio Civile in un comunicato stampa lanciato pochi giorni fa.
"Abbiamo sempre chiesto il ridimensionamento dei tempi tra candidatura e avvio in servizio che fino a qualche anno fa potevano durare anche un anno - continua la Rappresentanza - Proprio per questo chiedemmo all’allora Sottosegretario Spadafora di prevedere per il bando 2018 l’introduzione di un termine ultimo per l’avvio in servizio, poi effettivamente inserito in quel bando (“L’avvio in servizio dovrà in ogni caso avvenire entro e non oltre il 30 aprile 2019”) e nei bandi successivi. D’altra parte, tuttavia, è innegabile che la procedura odierna di selezione, simile a quella di un concorso pubblico, richieda un importante sforzo organizzativo da parte degli enti di Servizio Civile. Non rappresentando noi questa categoria, ci preme solo dire che è necessario trovare un giusto equilibrio tra procedure celeri e tempi adeguati per gli enti per poter valutare con attenzione la candidatura di ogni singolo giovane, evitando colloqui-lampo e colloqui di gruppi troppo numerosi."
"Forse, piuttosto che un braccio di ferro sul numero di giorni a disposizione per questo o quel passaggio della procedura di selezione, sarebbe utile ripensare il processo stesso. Si pensi a politiche giovanili simili, come i Corpi Europei di Solidarietà, che prevedono la possibilità di candidarsi in tutto l’arco dell’anno.
"In conclusione, non possiamo che vedere con molta preoccupazione la nascita - da quel che ci risulta per la prima volta nella storia del Servizio Civile prima Nazionale e poi Universale - del “candidato con riserva” nonché condividere il disagio di coloro che si sono candidati molte settimane fa, portati forse a riconsiderare la propria candidatura nel timore, in questo caso, di non essere affatto ammessi alle selezioni.
"A una condizione di già generale incertezza dei giovani aggravata dalla pandemia, questa ulteriore spada di Damocle non è certamente quello che ci auspichiamo. Di contro, vogliamo sin da subito chiedere alla Ministra
Fabiana Dadone e al
Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri l’assicurazione che, indipendentemente dalla sentenza del TAR, si faccia tutto il possibile per trovare una soluzione per accogliere le candidature dei giovani presentate entro il 9 marzo, fatte da giovani che non hanno nulla a che vedere con questa diatriba e che - giustamente - non capirebbero il motivo di un'ulteriore porta che si chiude dopo un invito formale." conclude la Rappresentanza.
(Fonte articolo: Rappresentanza Nazionale Volontari di Servizio Civile - fonte foto: Rappresentanza Nazionale Volontari di Servizio Civile)