Servizio Civile, firmato l’accordo di cooperazione bilaterale in ambito giovanile tra Francia e Italia.
Saranno mille i giovani che prenderanno parte al Servizio Civile Francia - Italia.
L’intesa costituisce il primo seguito concreto del “Trattato del Quirinale” firmato a Roma il 26 novembre del 2021 ed in corso di ratifica, il quale fa espressamente riferimento all’istituzione di un servizio civile italo-francese. Attraverso tale accordo, la Ministra per le politiche giovanili della Repubblica Italiana, Fabiana Dadone, e la Segretaria di Stato incaricata della gioventù e dell’impegno della Repubblica Francese, Sarah El Hairy, intendono promuovere la mobilità e lo scambio di giovani volontari tra i due paesi nell’ambito dei rispettivi programmi di servizio civile.
In materia di politiche giovanili, il servizio civile costituisce lo strumento più adeguato ai fini formativi e cooperativi. In questo senso, l’obiettivo dell’accordo è di intensificare gli scambi di giovani tra i due Paesi utilizzando le strutture e disposizioni nazionali di servizio civile già in essere, fino a triplicare gli attuali flussi. In tal modo, molti ragazzi e ragazze, italiani e francesi, avranno l’opportunità di accrescere le proprie competenze grazie ad un’esperienza unica. Il Servizio civile costituisce infatti un modello fondante di inclusione posto a servizio della collettività e uno strumento di promozione del bene comune, nonché dei valori democratici di cittadinanza attiva e di solidarietà, tra l’Italia, la Francia e l’intera Unione Europea (UE).
Impegnandosi in attività di solidarietà, i giovani hanno anche la possibilità di migliorare le abilità e le competenze che contribuiscono al loro sviluppo personale, sociale e professionale, ai fini della transizione verso il mercato del lavoro e della loro occupabilità. Infatti, di fronte alle difficoltà che affrontano i giovani nell’inserirsi nel mondo del lavoro, l’intesa si incentra sull’obiettivo di coinvolgere anche coloro che si trovano a rischio di marginalizzazione o esclusione, come nel caso dei NEET (Not in Education, Employment or Training). Inoltre, è prevista la realizzazione di un sistema di riconoscimento e validazione delle competenze maturate dai volontari, affinché risultino valide in entrambi i Paesi.
La mobilità dei giovani volontari verrà incrementata attraverso la realizzazione di progetti in vari settori, quali l’economia sociale e solidale, il digitale, l’arte e la cultura, l’associazionismo, l’educazione popolare, lo sport, l’assistenza e l’inclusione delle persone vulnerabili e lo sviluppo sostenibile. L’intesa prevede la complementarietà delle attività realizzate nel quadro di altre iniziative e programmi di formazione civica e di mobilità dell’UE.
“Accolgo con soddisfazione gli sforzi compiuti dai nostri due Paesi per portare avanti la cooperazione rafforzata a beneficio dei nostri giovani. Questa intesa è pienamente in linea con l'anno 2022, Anno europeo della gioventù e l’impegno della Francia, nel quadro dell’attuale semestre della Presidenza francese del Consiglio dell'Unione Europea, a favore della mobilità e del coinvolgimento dei giovani”, ha dichiarato Sarah EL HAIRY, Segretaria di Stato incaricata della Gioventù e dell'Impegno.