Servizio Civile, l’appello del Consiglio Nazionale Giovani: renderlo una politica strutturale del Paese

di Redazione

Pisani: “Il Servizio Civile per svolgere la sua missione di solidarietà ha bisogno del pieno sostegno delle Istituzioni: di un sostegno economico innanzitutto.”

CNG

In occasione dei festeggiamenti per i 50 anni del Servizio Civile Universale del 15 dicembre e della pubblicazione del bando di reclutamento più grande della storia, il Consiglio Nazionale Giovani che apre oggi a Roma l’ultima Assemblea Generale dell’anno (qui il programma dettagliato https://www.facebook.com/cngitalia) per fare il punto sullo stato delle Politiche Giovanili in Italia e offrire spunti per il prossimo anno, lancia un appello alle Istituzioni per la stabilizzazione dei fondi al Servizio Civile Universale.

“In questa data si celebra il Servizio Civile, l’impegno e la dedizione di tutti quei giovani che hanno deciso di dedicare un periodo della loro vita al servizio degli altri ed è un momento di festa per le istituzioni e per gli Enti accreditati che con costante passione e professionalità accolgono i giovani con cui realizzano i progetti. Il Servizio Civile rappresenta una forza preziosa ed uno strumento indispensabile del sistema Paese, il suo apporto è fondamentale per realizzare una società solidale che costituisce il traguardo di ogni comunità civile. Le crisi che ancora stiamo vivendo ci dimostrano quanto questo impegno possa diventare strumento di coesione sociale, oltre che di esperienza di crescita per i ragazzi”, dichiara la Presidente del Consiglio Nazionale dei Giovani, Maria Cristina Pisani.

“La legge Marcora ha profondamente segnato la storia del nostro Paese e questo viaggio lungo cinquant’anni oggi lo festeggiamo con la pubblicazione del bando di selezione che contiene 71.741 opportunità per i giovani di impegnarsi i progetti in Italia e all’estero: il più alto di sempre dal 2001 ad oggi. Un record, è indubbio, ma raggiunto grazie ai risparmi generati dai mancati avvii del 2021 e alle risorse aggiuntive del PNRR. Il Servizio Civile da sempre ha dovuto fare i conti con le risorse e i posti disponibili che continuano ad essere altalenanti: per il 2023 potranno essere garantite quasi 55.000 posizioni ancora grazie a 216mln del PNRR di ripartizione delle ulteriori “nuove risorse”, ma per il 2024 e il 2025 con i soli fondi previsti dalla prossima Legge di Stabilità le posizioni si ridurranno drasticamente a circa 25.000”, avverte la Coordinatrice della Commissione “Servizio Civile e cittadinanza attiva” del Consiglio Nazionale dei Giovani anche Coordinatrice del Servizio Civile della Fondazione Amesci, Feliciana Farnese

Come si legge sul sito del CNG, i fondi previsti in Legge di Bilancio 2023 attualmente con riferimento al triennio 2023-2025 ammontano, al lordo di possibili accantonamenti e riduzioni dell’Ufficio di bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ad uno stanziamento pari a 111mln per il 2023, 150mln per il 2024 e 150mln per il 2025 un segnale non positivo per i giovani che vogliono impegnarsi per il bene comune e mettersi al servizio del Paese, e per gli enti accreditati che mettono in campo investimenti (inusuale per una politica pubblica), accogliendo i giovani presso le loro strutture operative, in termini di competenze ed esperienze di risorse umane, di strumenti e di dotazioni, nonché di finanziamenti autonomamente reperiti.

“Durante la mia esperienza di Presidente della Consulta Nazionale del Servizio Civile ho maturato la consapevolezza che le risorse del PNRR non devono sostituire le risorse ordinarie e non possono risolvere questioni più generali di sistema, le quali devono avere una strategia di lungo periodo e utilizzare tutti gli strumenti, a partire dai fondi europei e politiche ordinarie. Il PNRR è occasione di sviluppo fondamentale ma non può bastare. Da qui l’importanza di non rimandare più un intervento deciso dello Stato che renda il Servizio Civile sempre più universale, partecipato e capace di rispondere alle istanze dei territori e alle esigenze dei giovani”, chiude la Coordinatrice Farnese.

“I giovani rappresentano il mezzo ed il fine del servizio civile e ancora oggi le domande di partecipazione restano maggiori rispetto alle disponibilità. La precarietà dei fondi annualmente disponibili non consente di fare del Servizio Civile una politica strutturale del Paese, testimoniando disattenzione politica nei confronti dei giovani e disperdendo la capacità progettuale ed operativa degli enti. Il Servizio Civile per svolgere la sua missione di solidarietà ha bisogno del pieno sostegno delle Istituzioni: di un sostegno economico innanzitutto. Un investimento utile perché con le sue attività interviene laddove, altrimenti, dovrebbero agire le pubbliche istituzioni. Come CNG oggi lanciamo l’appello affinché il Presidente del Consiglio dei Ministri presti fede agli impegni assunti quando ha dichiarato al giornale Vita di “prevedere lo stanziamento triennale di risorse strutturali per il Fondo nazionale per il servizio civile, così da permettere ai tanti giovani che ne fanno richiesta di vederla accolta anziché rigettata per mancanza di risorse”. Il Servizio Civile è oggi una risorsa preziosa su cui il Paese sa di poter contare dove convivono l’impegno di migliaia di enti accreditati e di decine di migliaia di giovani motivati”, aggiunge e conclude la Presidente Pisani.