Con lo slogan "Abilità diverse, stessa voglia di vita" parte la nuova campagna di informazione e sensibilizzazione sulla disabilità, voluta dal Ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna.
"Le persone con disabilità sono membri attivi della società e come tali hanno il diritto di vivere all'interno della comunità integrandosi nel mondo del lavoro, della vita di relazione e in tutti gli altri aspetti della convivenza sociale", ha affermato il Ministro. "Per questa ragione, come parte del processo di affermazione delle pari opportunità, siamo intervenuti attraverso una campagna di comunicazione per contrastare il fenomeno dell'esclusione e della discriminazione nei confronti dei disabili".
L'obiettivo principale dell'iniziativa, che prevede l'attivazione di diversi canali di comunicazione tra cui tv, stampa, affissioni, radio e attività sul territorio, è di sensibilizzare la collettività sul principio dell’uguaglianza dei diritti, favorendo l'integrazione nei vari aspetti della vita sociale, lavorativa o familiare.
"Si tratta di una campagna che esce dai canoni classici della comunicazione sociale, non utilizza un tono pietistico ma racconta con un linguaggio semplice e simbolico una verità di cui a volte ci dimentichiamo: una disabilità può impedire ad una persona di fare qualcosa, non di fare tutto. Ed è proprio questo che ci rende tutti uguali, perché nessuno, disabile o meno, sarà mai dotato di ogni abilità", ha concluso il Ministro.
L'obiettivo principale dell'iniziativa, che prevede l'attivazione di diversi canali di comunicazione tra cui tv, stampa, affissioni, radio e attività sul territorio, è di sensibilizzare la collettività sul principio dell’uguaglianza dei diritti, favorendo l'integrazione nei vari aspetti della vita sociale, lavorativa o familiare.
"Si tratta di una campagna che esce dai canoni classici della comunicazione sociale, non utilizza un tono pietistico ma racconta con un linguaggio semplice e simbolico una verità di cui a volte ci dimentichiamo: una disabilità può impedire ad una persona di fare qualcosa, non di fare tutto. Ed è proprio questo che ci rende tutti uguali, perché nessuno, disabile o meno, sarà mai dotato di ogni abilità", ha concluso il Ministro.