Smart working, l'Agenzia Giovani diventa business case per il Politecnico Milano

di Redazione

Al centro: il diritto alla disconnessione e un meccanismo basato sul raggiungimento di obiettivi e non più sul campo trascorso al computer

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Lo Smart working dell’Agenzia Nazionale per i Giovani è diventato oggetto di studio da parte dell’Osservatorio del Politecnico di Milano che lo ha analizzato come business case. 

A suscitare l’attenzione dell’università sono stati, in particolare, gli strumenti innovativi per la gestione delle attività a distanza come le Schede di Programmazione e Monitoraggio, tramite cui i dipendenti programmano le giornate da remoto, definendone gli obiettivi insieme al dirigente, valutando i propri risultati e gestendo il proprio lavoro con la massima flessibilità. Al centro il diritto alla disconnessione e un meccanismo basato sul raggiungimento di obiettivi e non più sul tempo trascorso al computer.

“L’Agenzia Giovani ha autorizzato lo smart working già prima dell’emergenza sanitaria, con la sottoscrizione, a dicembre 2019, di un accordo con le rappresentanze sindacali e pubblicando a febbraio il bando. Abbiamo esteso fin da subito la possibilità di partecipazione al 100% dei dipendenti – dichiara Domenico De Maio, direttore generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani – Abbiamo monitorato i benefici dello smart working e possiamo dire di aver riscontrato un miglioramento delle performance. Ringrazio il team dei ricercatori dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, punto di riferimento per lo sviluppo della cultura innovativa del lavoro in Italia”.

(Fonte articolo: Agenzia Giovani - fonte foto: Inside Marketing)