Papa Francesco incontra il Movimento Nonviolento nell’Udienza del Mercoledì
Al termine dell’udienza generale di mercoledì 30 marzo, in Aula Paolo VI del Vaticano, Papa Francesco, scendendo tra i presenti, ha incontrato Mao Valpiana, in rappresentanza del Movimento Nonviolento, un appuntamento che era stato chiesto dal Movimento stesso per rispondere positivamente all’appello del Santo Padre di “fare di tutto contro la guerra”.
“La nonviolenza è la forza della verità” è il messaggio che è stato consegnato a Papa Francesco al quale è stato rinnovato il ringraziamento per ciò che sta facendo, in attesa della già annunciata Enciclica sulla Nonviolenza e la Pace. La bandiera della nonviolenza, la spilla del fucile spezzato, un libro di Aldo Capitini e la petizione “obiezione alla guerra”, sono i doni consegnati insieme alla lettera del Movimento al Santo Padre.
Qui di seguito, la lettera inviata dal Movimento Nonviolento a Papa Francesco:
Santo Padre,
ci rivolgiamo a Lei per rispondere al Suo grido di aiuto a “fare di tutto” per fermare la guerra.
Il Movimento Nonviolento è attivo in Italia da più di 60 anni. La nostra principale direttrice di azione è l’opposizione integrale alla guerra, da perseguire con il metodo della nonviolenza: la non-collaborazione con il male, il rifiuto della violenza personale e istituzionale, l’obiezione di coscienza al servizio e alle spese militari, l’educazione alla pace. A livello internazionale siamo collegati con la War Resisters’ International nata dopo la tragedia della prima guerra mondiale e il cui atto costitutivo dice che “la guerra è il più grande crimine contro l’umanità”.
Per fermare la guerra bisogna non farla. Per cessare il fuoco bisogna non sparare. Per questo siamo impegnati contro le spese militari, contro il traffico d’armi, contro tutti gli strumenti, compresi gli eserciti, che la guerra rendono possibile.
Abbiamo apprezzato il Suo magistero fin dall’inizio, a partire dalla scelta del nome Francesco che richiama il Santo della Nonviolenza (tanto ammirato dal nostro fondatore Aldo Capitini, che volle dedicargli la prima Marcia per la pace e la fratellanza tra i popoli del 1961). La ringraziamo per i doni preziosi delle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti, e per l’istituzione del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Santo Padre, il nostro impegno per contrastare la “terza guerra mondiale a pezzi” è centrato sulla persuasione che solo la Nonviolenza potrà salvare l’umanità. La Sua voce, che dice parole di Verità contro il flagello della guerra, è anche per noi un punto di riferimento importante. Tutte le domeniche stiamo partecipando all’Angelus, con la bandiera della nonviolenza, come segno concreto di vicinanza a Lei. Nei prossimi giorni parteciperemo attivamente alla carovana “Stop the war – Facciamo la pace” che porterà aiuti umanitari a Leopoli, perché essere vicini alle vittime è il primo dovere di chi è contro la guerra; il secondo è disarmare; il terzo è la convivenza pacifica.
Siamo quindi decisi a darLe tutto il nostro appoggio in questa comune impresa. La nostra è una piccola aggiunta, ma convinta, costante, coerente.
Santo Padre, Lei ripete sempre “pregate per me”. Vogliamo farlo anche con atti concreti.
Con ogni migliore augurio, cordialmente