Il futuro si sceglie oggi

di Enrico Maria Borrelli

di Enrico Maria Borrelli

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La matematica, si sa, non è un’opinione. Così il perseverare di una politica della sottrazione ha portato il saldo del servizio civile praticamente a zero. E a pagarne le spese non sono e non saranno soltanto i giovani, privati ancora una volta di un’opportunità.

 

La crisi economica che ha colpito il nostro Paese ha causato da parte degli ultimi Governi tagli sempre più severi, decurtazioni orizzontali su tutti i capitoli di bilancio, senza fare alcuna scelta su cosa fosse più necessario e più giusto tagliare. Il Servizio Civile Nazionale ha finito per pagare i costi di una politica troppo spesso disattenta, poco accorta a valutare non solo l’entità dei tagli quanto la loro incidenza sociale.

Di servizio civile si parla quasi sempre riferendolo all’esperienza che vivono i giovani, all’importanza che riveste nel loro percorso di crescita e di vita, alla pratica di cittadinanza attiva che lo Stato deve favorire nella formazione delle giovani generazioni, alla difesa della Patria. Il che è assolutamente giusto. Eppure il servizio civile è anche un mondo assai più ampio, un sistema che si è costruito attorno ai giovani proprio per consentire loro di vivere questa esperienza nel migliore dei modi. Un sistema costituito da soggetti, non da entità astratte: dunque enti, formatori, progettisti, operatori locali, selettori, valutatori. Enti e persone che hanno impegnato la propria vita per un programma che va ben oltre l’individualità, che esplica i suoi effetti costruendo bene comune, valore sociale, qualità della vita, tutela dei diritti dei più deboli. Un sistema sociale senza dubbio, ma anche un sistema economico. Che ha creato occupazione e che oggi sta patendo precarietà e disoccupazione. I tagli al fondo nazionale per il servizio civile, pari al 40% della dotazione prevista per il triennio 2012-2014, hanno messo in ginocchio questo mondo. Centinaia di organizzazioni sono senza volontari, decine di migliaia di persone sono senza assistenza, migliaia di persone resteranno senza lavoro.

Quanto sta costando al nostro Paese la scelta di spendere 15 miliardi di euro per dei cacciabombardieri piuttosto che finanziare il Servizio Civile Nazionale per i prossimi 150 anni? Non resta che rilevare come anche una non-scelta sia pur sempre una scelta.