Riforma Terzo Settore: arriva il di Palazzo Chigi ai decreti su Impresa sociale, 5xmille e nuovo Codice

di Redazione

Approvati gli schemi di alcuni dei decreti attuativi della legge delega di riforma del Terzo Settore.

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Venerdì il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare tre dei decreti legislativi che permetteranno di completare l’attuazione della Legge n. 106/2016 di Riforma del Terzo settore.

I testi come da prassi, saranno inviati alle Commissioni parlamentari competenti sia della Camera che del Senato, oltre che della Conferenza Stato Regioni, per i pareri. I provvedimenti torneranno, entro 45 giorni, al Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva.

“Con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri degli schemi dei Dlgs sul Codice del Terso Settore, sull’Impresa sociale e sull’istituto del cinque per mille si è compiuto un passo decisivo nell’attuazione della legge delega della riforma del Terzo Settore”. È quanto afferma l’On. Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali nella nota stampa diffusa.

“Le molte novità contenute nei tre distinti decreti saranno ora sottoposte all’esame delle Commissioni parlamentari competenti. Sono sicuro che anche attraverso il contributo delle Camere potremo portare a compimento un cambiamento importante, lanciato quasi tre anni fa dall’ex Premier Matteo Renzi. Le scelte innovative contenute nel Codice del Terzo Settore, nella disciplina dell’impresa sociale e del cinque per mille - ha continuato l'On. Bobba - sono volte a sostenere e qualificare l’impegno civico e volontario dei cittadini quale risorsa decisiva per la coesione sociale del Paese, per la tutela dei soggetti deboli, per il rafforzamento e lo sviluppo di forti legami comunitari e per la crescita di un’economia solidale.”

“L’impegno delle risorse di cui la legge dispone – 190 milioni di Euro – andrà a finanziare le norme fiscali di maggior vantaggio per gli Enti di Terzo Settore (ETS), lo sviluppo dei progetti delle associazioni, il sostegno alla nascita di nuove imprese sociali, l’istituzione del Registro Unico del Terzo Settore, il rafforzamento dei Centri di Servizio per il Volontariato e l’incremento dei posti disponibili per i ragazzi che vogliono fare il Servizio Civile. Una riforma importante che è frutto dell’impulso del Governo, del lavoro parlamentare, ma anche delle proposte di tanti soggetti del Terzo Settore e in particolare del Forum, con cui il Ministro Poletti ha recentemente sottoscritto un protocollo d’intesa e con il quale intendiamo continuare a collaborare”, conclude il Sottosegretario.

“Grazie alla modalità di lavoro introdotta con l’accordo di collaborazione tra Forum e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 27 aprile, sono stati fatti importanti passi avanti nella stesura dei testi. Poche settimane di lavoro efficace, ma insufficienti ad affrontare in modo compiuto una materia estremamente complessa” ha fatto sapere il Forum Nazionale del Terzo Settore.

“Ci sono stati sicuramente dei miglioramenti”, ha dichiarato la portavoce del Forum Claudia Fiaschi, “ma i decreti scontano tempi troppo stretti per un’utile discussione su tutte le previsioni della delega. Per questo abbiamo sostenuto la necessità  di una proroga. Ciò che è stato votato oggi in Consiglio dei Ministri ci soddisfa solo in parte e avvertiamo la necessità, sulla base dell’accordo del 27 aprile, di una ripresa immediata del confronto istituzionale per trovare soluzioni alle criticità che permangono”.

“Di queste, nei decreti approvati, almeno tre preoccupano in modo particolare. Le modifiche introdotte all’ultimo minuto sul dlgs “impresa sociale” mettono a rischio la sopravvivenza della cooperazione sociale, la più importante esperienza di economia sociale e civile su base democratica e partecipativa del nostro Paese. E’ necessario - ha continuato la Fiaschi - un supplemento di lavoro sulla fiscalità, a partire dall’applicazione della  l.398/91, per superare, in alcuni casi, appesantimenti del carico fiscale soprattutto per l’associazionismo. Le previsioni che dovranno regolare la vita delle organizzazioni tendono a limitare oltre il necessario le libertà e le autonomie statutarie che sono alla base dell’iniziativa associativa e incrementano il carico burocratico sulle associazioni. Nei prossimi giorni l’analisi dettagliata delle nuove norme consentirà di esprimere un parere più compiuto su tutte le tematiche toccate dai decreti.”

“Chiediamo al Parlamento di valutare l’opportunità di una proroga che potrebbe permettere una migliore scrittura della legge. Confermiamo la nostra disponibilità  a lavorare fin da ora con il Parlamento e il Governo per il miglioramento di norme così essenziali per lo sviluppo del Terzo settore, componente fondamentale della società e dell’economia nazionale”, ha concluso la Portavoce del Forum Terzo Settore.