“Le luci della legalità” illuminano le scuole di Scampia

di Katia Tulipano

Stasera le scuole di Scampia sono state illuminate simbolicamente per uscire dal buio in cui sono state gettate dalla Camorra e risvegliare le coscienze. (Katia Tulipano)

scuola-facciata

 

L’iniziativa nasce “per dare segnali seri ed esempi positivi a tutti contro la malavita da parte della città sana”– ha detto il presidente della Ottava Municipalità, Angelo Pisani.

E mentre le “luci della legalità” - come le ha definite Pisani - hanno illuminato Scampia, presso l’Istituto “E. Montale”, nei giorni scorsi teatro di un sanguinoso omicidio, l’Ottava Municipalità di Napoli ha organizzato un incontro di riflessione con la cittadinanza attiva. “Lo scopo è quello di far emergere proposte civili sull’emergenza di Napoli nord a salvaguardia dei valori umani e dei simboli di cultura e legalità, perché la città intera deve reagire: tutti devono sentirsi responsabili perché la scuola non si tocca” – ha spiegato Pisani.

 L’omicidio di Luigi Lucenti, 50 anni, che dopo essere stato colpito una prima volta in strada ha cercato scampo all'interno della scuola materna di via Fratelli Cervi, ha profondamente scosso la Napoli “buona” e le istituzioni tutte. “In alcuni territori difficili le maestre sono lo Stato” ha dichiarato il Sottosegretario all'Istruzione nel governo Monti, Marco Rossi Doria, in visita presso la scuola “E. Montale” insieme al Ministro dell’Interno Cancellieri. “Un fatto come questo fa orrore a tutti e diffonde la paura tra chi ogni mattina manda in quel quartiere i bimbi a scuola. Ci sono momenti in cui i gesti simbolici contano” ha aggiunto, spiegando il motivo della visita.

Dopo l’errore a causa del quale un giovane incensurato, Lino Romano, ha perso la vita, questa faida sanguinosa si connota di un orrore inaudito, non fermandosi nemmeno davanti ai cancelli di una scuola dell’infanzia. Come fermarla? “Serve una strategia ampia, di lungo respiro, perché non sono cose che si risolvono in un mese”, ha spiegato il Sottosegretario Rossi Doria “Serve dare un orizzonte largo, con tante azioni diverse che si tengono la mano. La repressione e la presenza di mezzi ingenti per il controllo del territorio è un aspetto. Insieme a questo ci sono gli altri aspetti indispensabili: la cura dell’infanzia, l’istruzione, la lotta alla povertà. ” ha puntualizzato.