Lavoro, Poletti su Garanzia Giovani: “Governo impegnato affinché diventi strutturale”

di Redazione

"L'impegno del governo è quello di lavorare sulla Commissione europea perché Garanzia Giovani venga rifinanziato e diventi uno strumento stabile delle politiche europee". Questo il messaggio che il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha indirizzato all’Ue.

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Se l'esperienza - iniziata in Italia il 1° maggio del 2014 e finanziata dalla Ue con 1,5 miliardi di euro da spendere entro il 2018 - si dovesse interrompere, ha spiegato il ministro del Lavoro, in occasione dell’evento conclusivo del 'Tour Garanzia Giovani Lombardia', a Milano, sarebbe come cambiare l'auto perché è finita la benzina". Tanto più che lo strumento, sempre secondo quanto spiegato oggi da Poletti a Palazzo Lombardia, ha dimostrato di essere "utile" e di "dare risultati".

L'ultimo report settimanale su Garanzia Giovani, diffuso venerdì scorso, parla di oltre un milione e centomila Giovani tra i 15 e i 29 anni registrati, di cui 733.584 presi in carico. Di questi, a oltre 360 mila è stata proposta almeno una misura del programma. Uno scenario complessivo in cui la Lombardia - ad attuare il piano sono Regioni e Province autonome - ha fatto segnare più di 100 mila registrazioni e oltre 60 mila prese in carico, tutte accompagnate da almeno una misura di politica attiva. Dal punto di vista degli esiti occupazionali, questo si è tradotto in 53.291 Giovani attivati nel mercato del lavoro, con un totale di 26.712 assunzioni tra tempo determinato, indeterminato e apprendistati.

"E' una delle azioni principali della legislatura regionale, mi auguro davvero che il ministro Poletti riesca a ottenere dall'Europa quello che chiede", ha commentato il governatore Roberto Maroni a margine dell'evento. La partita per dare continuità al progetto, è stato chiarito oggi, si giocherà nei mesi finali del 2016.

"Alla fine di quest'anno c'è la revisione di metà mandato del bilancio europeo, quindi c'è l'occasione perché questa revisione ci sia e il rifinanziamento anche", ha precisato Poletti, sottolineando che "noi abbiamo fatto un buon lavoro diplomatico". Il Ministro ha raccontato di aver incassato l'apprezzamento del Consiglio dei Ministri del Lavoro, di poter contare su una presa di posizione del Partito socialista europeo e di aver già avuto contatti a riguardo con la commissaria Marianne Thyssen.

"Abbiamo già un sostegno molto forte - ha spiegato - e ci auguriamo che la Commissione confermi quello che per le vie informali si dice, cioè che bisogna rifinanziare e sostenere Garanzia Giovani". L'importante, insomma, è che si vada avanti, magari con una rendicontazione maggiore anche da parte della Ue e con sempre più attenzione alle buone pratiche, regionali e nazionali. Uno spirito riassunto dal bilancio complessivo che lo stesso Poletti ha presentato in mattinata: "Non definisco questo programma come un clamoroso successo. Dico che corrisponde a una prima parola, che è attivazione".