Volontariato: il Parlamento europeo approva la Risoluzione. Costa: "Ora si definisca lo status giuridico di volontario e se ne riconoscano le competenze"

di Feliciana Farnese

Approvata dal Parlamento europeo la proposta di risoluzione sul Servizio Volontario Europeo e la promozione del volontariato in Europa

silvia costa ventotene

Nell’anno in cui il Servizio Volontario Europeo compie vent’anni, la Risoluzione, fortemente voluta dalla Commissione Cultura ed Istruzione del Parlamento europeo, arriva secondo la sua presidente, Silvia Costa, in un momento storico in cui è necessario dare risposte concrete e testimonianze dirette che esiste un’alternativa all’eclissi di solidarietà che sta oscurando l’Europa.

Il Servizio Volontario Europeo permette ai giovani di partecipare a progetti di volontariato anche nei Paesi Terzi, in ambito umanitario, educativo, sociosanitario, culturale, sportivo. Ha un budget complessivo di 600 milioni di euro e una partecipazione di 100mila volontari di tutte le età che contribuiscono a circa il 5% del PIL. Ogni anno partono 5mila giovani, 1 su 5 è italiano. In 7 anni, dal 2014 al 2020, si supererà il numero complessivo di fondi e volontari che ci sono stati in 16 anni, dal 1998 al 2013.

Nella Risoluzione votata lo scorso giovedì, si evidenzia il bisogno da parte dell’Ue di una migliore politica coordinata sul volontariato, in quanto nonostante i reali benefici sociali ed economici derivanti dal volontariato, la partecipazione al Servizio Volontariato Europeo rimane modesta e molti ostacoli devono ancora essere superati. 

Secondo la Commissione Cultura ed Istruzione Ue è infatti necessario istituire un punto di contatto unico europeo per informare sulle opportunità e coordinare gli interventi. Affichè ci sia una efficace diffusione delle buone pratiche tra gli Stati Membri e venga creato finalmente un Servizio Civile europeo, complementare alle opportunità già esistenti, è stato richiesto dalla stessa alla Commissione europea di condurre uno studio sulle legislazioni nazionali e sui programmi di servizio volontario e sui corpi di servizio civile e di solidarietà.

“In questo quadro sosteniamo la proposta del presidente Juncker di istituire un Corpo europeo di solidarietà, un’iniziativa che porterà valore aggiunto al lavoro già compiuto dalla società civile con un coinvolgimento delle associazioni di volontariato che parteciperanno alla sua progettazione e risorse aggiuntive ”, ha fatto sapere la Commissione Cultura al termine della votazione che ha portato all’approvazione della Risoluzione sul Servizio Volontario Europeo e la promozione del volontariato in Europa.

“Chiediamo alla Commissione europea, a cinque anni dall’Anno europeo del volontariato, di definire finalmente un quadro giuridico in Europa che definisca le attività e lo status di volontario per agevolare la mobilità europea e internazionale, nonché il riconoscimento delle competenze, sia nello Youth passaport che nell’Europass, in quanto forma di apprendimento informale e non-formale”, ha dichiarato la presidente Silvia Costa. “Con la nostra Risoluzione – ha poi concluso l’eurodeputata - abbiamo chiesto alla Commissione di adottare l’Agenda politica per il volontariato promossa dal Centro europeo del Volontariato, sulla base della Carta europea dei diritti e doveri dei volontari, e su questa base raccomandare agli Stati membri che ancora ne sono privi di adottare un quadro normativo e di istituire e potenziare programmi nazionali di servizio volontario, dotati di risorse adeguate”.