Trent'anni di Erasmus, la proposta dell’Italia: investire 20mld e coinvolgere 300mila giovani

di Redazione

Per il Sottosegretario con delega agli Affari Europei, Sandro Gozi, continuare ad investire nel programma Erasmus rappresenta il miglior antidoto contro l’euroscetticismo

 

foto erasmus

''Dobbiamo lavorare a un vero potenziamento del progetto Erasmus di cui quest'anno celebriamo i trent'anni. Ci impegneremo affinché nel bilancio 2020-2026 le risorse stanziate per il progetto passino da 2 a 20 miliardi. Cosicché, parallelamente, possa moltiplicarsi il numero di studenti coinvolti", a dirlo è il Sottosegretario Sandro Gozi in un'intervista a "Avvenire".

"Oggi l'Italia ne invia in Europa trentamila ogni anno, dobbiamo moltiplicare per dieci anche quel numero. L'obiettivo è 300 mila giovani italiani coinvolti nel progetto Erasmus. Più opportunità, cultura, lingue, formazione e visione. Se l'Europa sarà così verrà apprezzata e capita. Ma serve un altro passaggio: Erasmus non dovrà più essere un programma solo per chi se lo può permettere", ha continuato Gozi.

"Bisogna fare arrivare in Europa anche quel pezzo di Paese meno fortunato dove spesso si annida euroscetticismo e eurodelusione. Erasmus è il migliore antidoto contro il ritorno di razzismo, xenofobia, muri, pregiudizi. Una sfida importante da intraprendere nell'anno in cui celebriamo i sessant'anni dei Trattati di Roma, non una mera ricorrenza ma uno snodo importante nella difesa del progetto Europeo dalla sua disintegrazione'', ha poi concluso Gozi.