Con il Servizio Civile arriva la break dance al Parco dei Murales di Ponticelli

di Alessandro Bottone, volontario in Servizio Civile*

Un breakdancer, un gruppo di giovanissimi e tanta voglia di divertirsi: questi gli ingredienti che stanno facendo il successo del laboratorio di break dance attivato dall'associazione Arteteca insieme ai volontari in Servizio Civile Nazionale 

arteteca

Il "Parco dei Murales" di Ponticelli, così come è ormai conosciuto, si compone di quattro grandi opere di street art. In ordine di realizzazione: "Ael. Tutt’egual song’e criature" di Jorit, sui temi dell'accoglienza e dell'integrazione; “A pazziella ’n man’ e criature” di Zed1, sull'importanza del momento del gioco per i minori tra "attrezzi" del passato e nuove tecnologie; “Chi è vuluto bene, nun s’o scorda” di Rosk&Loste, che racconta del desiderio dei bambini del posto affinché quel rettangolo di cemento diventi un bel campo di calcio; “Lo trattenemiento de’ peccerille” di Mattia Campo Dall’Orto, nata dopo un'iniziativa di ascolto territoriale, e che riflette sulla lettura come azione di ripensamento creativo della realtà. Facciate realizzate da Inward, Osservatorio sulla Creatività Urbana, insieme a diversi enti di rilevanza.

Proprio tra gli androni degli enormi palazzi sui quali sono state realizzate le grandi opere di street art, da novembre scorso, e con due appuntamenti settimanali, Davide Esposito accompagna un gruppo di giovanissimi di Napoli Est che sta apprendendo le regole della disciplina "di strada". Davide, giovane di Ponticelli esperto di break dance e insegnante qualificato FIDAL (Federazione Atletica Leggera), è uno dei quattro volontari del progetto "Creatività urbana tra riqualificazione e rigenerazione" che ha come base, oltre al Parco dei Murales, il Centro Territoriale per la Creatività Urbana di Ponticelli. Tra gli obiettivi del progetto non solo la realizzazione di altre grandi opere sulle facciate restanti ma anche la creazione di un circuito virtuoso che metta insieme i residenti del Parco così da stimolare la partecipazione dal basso e permettere ai cittadini della zona di essere parte attiva in un processo di rigenerazione sociale in un contesto che resta per molti aspetti deprimente e limitante. Attraverso la disciplina atletico-sportiva della break dance, delle regole di gruppo da rispettare, si sta cercando di stimolare i giovanissimi ad acquisire una serie di valori sociali ed educativi essenziali per la loro crescita. Prendono così vita valori come quelli della partecipazione, dell'impegno e della solidarietà rappresentanti anche nei big wall già fatti. Sono numerose le attività, in ambiti differenti, programmate dall'Associazione Arteteca - insieme a enti di rilevanza, anche internazionale, che operano nel pubblico, nel privato e nel terzo settore - che coinvolgeranno anche adolescenti e adulti della periferia orientale.

*impegnato nella realizzazione del pregetto di Amesci Creatività urbana tra riqualificazione e rigenerazione" presso l'associazione culturale Arteteca "