Migrazioni: #ioVolontario alla mostra di Sansavini

di Annachiara Mentone, volontaria in Servizio Civile*

Il racconto di Annachiara, volontaria presso l’associazione Callysto Arts, sull’iniziativa in cui sono state esposte le opere realizzate con il legno dei barconi.

callisto Nella giornata del 15 Giugno è stata inaugurata presso la Stazione Marittima di Salerno la mostra intitolata “Touroperator” dell'artista Massimo Sansavini che avrà durata fino al 22 Giugno. E' una mostra che affronta un tema molto delicato: le migrazioni.

L'artista Massimo Sansavini ha realizzato le opere con il legno prelevato dai barconi confiscati a Lampedusa,opere che celano uno scenario triste ma che attraverso i loro colori trasmettono energia e positività. 80 opere che simboleggiano tante storie da raccontare. Storie di chi parte con una valigia colma di speranza lasciandosi tristi vicende alle spalle.

E' stato molto emozionante ascoltare che alcune opere sono intitolate con le date dei più tragici naufragi. Un mare che rappresenta il filo conduttore tra la tristezza e la speranza,che unisce e distrugge,che può essere una salvezza ma allo stesso tempo   un'arma letale. Mi hanno molto colpita le parole dell'artista riguardanti il concetto di ignoto. L'ignoto inteso come un orizzonte,la destinazione da raggiungere. Si naviga affrontando ogni tipo di pericolo senza sapere le onde del mare dove porteranno,se ci sarà un domani o cosa ci sarà oltre la riva.

Pesci colorati,colori vivaci,figure che colpiscono l'anima. Colori che nascondono lacrime e sangue. Straordinarie opere che mi hanno permesso di riflettere su diversi fattori. Chi siamo davvero? Siamo così diversi l'uno dall'altro? Spesso tendiamo ad emarginare il “diverso” senza considerare che l'integrazione è la più grande forma di progresso, siamo tutti su uno stesso “barcone” spesso traboccante di pregiudizi e stereotipi.

Il luogo ha contribuito ad esaltare il vero messaggio di queste opere. Varcata la soglia della Stazione marittima si ha la sensazione di essere in un posto di continuità,senza inizio ne fine,un posto dove le opere si intrecciano tra loro creando uno scenario sensazionale.

La speranza è il fulcro di ogni opera. La speranza di un futuro migliore. Di avere una seconda vita. Massimo Sansavini è riuscito attraverso gli sforzi e la genialità a trasmettere questa speranza a chi visiona i suoi lavori. Capolavori che vanno oltre le barriere del Mediterraneo,oltre i pregiudizi e le difficoltà.

 

*impegnata presso l'Associazione CallystoArts