Sesso 'dopato' per i giovanissimi
Insicurezza o delirio di onnipotenza? Cosa si nasconde dietro i poco indicati comportamenti delle nuove generazioni? (di Caterina Ferrara)
Arriva direttamente dal Canada la notizia di una nuova moda diffusa tra i ragazzi: il narghile', la pipa ad acqua tipica dei paesi arabi. A rivelarlo è una ricerca pubblicata sulla rivista 'Pediatrics', che pur riscontrando una diminuzione del numero dei fumatori di sigaretta, segnala, invece, l’aumento dei ragazzi che provano le pipe ad acqua pensando che siano meno dannose per la salute.
In Italia la Doxa (Istituto per le Ricerche Statistiche e l'Analisi dell'Opinione Pubblica) conferma l’arresto dell'aumento di consumo di sigarette nel nostro Paese, che da 13 milioni si porta a 11,1 milioni. Il dato, emerso dall'indagine condotta per conto dell'Istituto Superiore di Sanita' (ISS), in collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) di Milano e l’Istituto Mario Negri, è affiancato dalla sconcertante constatazione che il 34,5% dei giovani ha iniziato a fumare prima dei 15 anni.
Che si tratti di sigarette o narghilè la storia non cambia: sono 4000 le sostanze che un fumatore con una sola boccata inserisce nel proprio organismo, e di esse molte sono tossiche e cancerogene. Intanto, si è chiusa proprio oggi, a Bologna, la mostra “No Smoking Be Happy”, promossa dalla Fondazione Veronesi, con il sostegno di un’altra fondazione, la Pfizer. Un enorme sigarettone gonfiabile accompagna i visitatori dalla bocca ai polmoni, attraverso un percorso multisensoriale che tocca tutti gli organi colpiti dalle malattie provocate dal fumo. Un’idea originale che nei mesi scorsi è già arrivata nelle piazze di Verona, Palermo e Napoli. La campagna di comunicazione consta di una serie di iniziative che vogliono educare alla conoscenza attraverso informazioni scientifiche che orientino le persone ad adottare corretti stili di vita.
La fondazione Veronesi, infatti, cura il progetto voluto dall'Assessorato alla Salute del Comune di Milano "Giovani in salute”, rivolto a 100 ragazzi volontari dai 14 ai 24 anni, per ridurre non solo il numero dei fumatori ma per sensibilizzare ad un bere responsabile. Il tentativo è quello di premiare i partecipanti che effettuano l'intero percorso con bonus messi a disposizione da importanti aziende che collaborano al progetto, evitando così un’inutile politica di tipo sanzionatorio. Le problematiche legate alla giovane età, però, non riguardano solo il fumo e l’alcool ma anche la sessualità, specialmente quando si parla di contraccezione.
A cinquant'anni dalla sua nascita la “pillola” resta in Italia un metodo contraccettivo marginale, scelto in genere da donne con oltre 35 anni d'età e scartato dalle ragazze giovani e adolescenti anche a causa della disinformazione e del pregiudizio. Ma oltre a questo non vengono utilizzati nemmeno altri metodi sicuri e il pericolo è che si vada incontro ad un abuso della contraccezione d'emergenza, la famosa “pillola del giorno dopo”. Sull’altro versante i giovani maschi sembrano avere sviluppato la tendenza a ricorrere al sesso “dopato” e così accade che ragazzi perfettamente sani chiedano sempre di più aiuto ai farmaci, convinti di offrire alla propria partner una prestazione migliore.
A tal proposito è finita in questi giorni sui giornali la vicenda del ventunenne Tom Kaulitz, chitarrista dei Tokio Hotel, che durante un tour in Asia ha accusato spiacevoli disturbi da overdose di pillola blu. Insomma, cosa succede alle nuove generazioni? Possibile che sia solo il solito desiderio di uniformarsi al gruppo dei coetanei che spinge a tentare esperienze estreme e paradossali come questa? O sono altri i disagi che nel 2010 un adolescente si trova a dover affrontare?
Sensibilizzare il pubblico è una strategia vincente ma non sempre basta. I danni legati al fumo e all’abuso di alcool andrebbero illustrati non solo nelle piazze o attraverso strumenti mediatici come la televisione, ma a partire dagli ambiti più vicini ai giovani come la scuola, inoltre le strategie dovrebbero essere più mirate e diversificate in base al target di riferimento. In merito alla questione – fumo – ad esempio, sono le giovani donne a mollare meno la presa rispetto agli uomini, non a caso il tema scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per celebrare la Giornata Mondiale senza Tabacco che si terrà il 31 maggio 2010 è: "Le strategie di marketing del tabacco rivolte alle donne".
Rispetto, invece, al tema della sessualità una certezza c’è: i giovani vogliono essere informati. Perché questo avvenga, hanno bisogno dell’aiuto di adulti meno chiusi nelle loro geometrie mentali e più disponibili al dialogo e a rispondere ai loro dubbi. Del resto è meglio uscirci da un labirinto che perdercisi dentro.