Napoli. Donne aggrediscono poliziotti: «Con voi in giro non si spaccia in pace!»

di Anna Laudati

Circa 80 persone, in prevalenza donne, hanno accerchiato e minacciato i poliziotti impegnati in servizio di controllo, colpevoli, a detta delle donne, di impedire spaccio di droga e altre attività illecite. (Andrea Pellegrino)  

auto della polizia

Le aggressioni alle forze dell’ordine, come quella avvenuta lo scorso 11 giugno a Caivano, non fanno più notizia in un territorio, come quello campano, tristemente famoso anche per il dilagare della criminalità organizzata il larghe fasce della società. «Occorre invertire la rotta – si legge in una nota dell’Associazione Studenti Napoletani Contro la Camorra – e riappropriarci dei nostri spazi e del nostro ruolo di cittadini. Restiamo esterrefatti davanti a questi comportamenti che si commentano da soli. Esprimiamo la nostra piena solidarietà agli agenti colpiti dall’ignoranza e dall’inciviltà di quanti hanno preso parte a quest’assurda aggressione.» 

La rivolta al Parco Verde di Caivano è scattata quando i poliziotti hanno fermato il conducente di un'autovettura e di un ciclomotore per un controllo di routine. «Noi dobbiamo vivere, abbiamo i figli e non prendiamo uno stipendio», pare siano state le grida dei rivoltosi contro gli agenti che, solo grazie all'ausilio di altre pattuglie giunte sul posto, hanno potuto evitare il peggio. Gli agenti sono anche riusciti a porre in stato di fermo una delle donne fautrici dell’assurda aggressione. Vania Schiavoni, di 29 anni, è stata infatti arrestata con l'accusa di minacce, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e denunciata, in stato di libertà, per oltraggio. 

Dopo l'arresto della donna, un gruppo di sue conoscenti, tutte donne, a bordo di auto e scooter, si sono recate presso il vicino Commissariato di Polizia di Afragola dove hanno minacciato gli agenti in servizio. Gli agenti, forse increduli di quanto stesse succedendo davanti ai loro occhi, non hanno avuto altra scelta che denunciare due delle donne che urlavano davanti al commissariato.  

Due degli agenti coinvolti nell’aggressione hanno riportato contusioni guaribili in pochi giorni mentre Vania Schiavoni è stata processata per direttissima e condannata a sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena.