Laurea Honoris Causa a Roberto Saviano. Critiche da parte di Marina Berlusconi: “Mi fa orrore”

di Anna Laudati

Il giornalista e scrittore partenopeo dedica il titolo ai magistrati implicati nel caso Ruby – Berlusconi: “Stanno vivendo giornate complicate per aver fatto giustizia”. Si infuoca ancora di più lo scenario politico. (Francesca Antonella Langella)

saviano

Sabato 22 gennaio: nella blindatissima aula magna della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Genova, Roberto Saviano ha ricevuto la Laurea Honoris Causa, in occasione dell’apertura del nuovo anno accademico. “Per l'importante contributo prestato, attraverso la sua coraggiosa attività di giornalista e scrittore, alla lotta contro la criminalità organizzata e alla difesa nel nostro Paese del principio di legalità, asse portante dello Stato costituzionale e democratico di diritto” , queste le motivazioni nell’ateneo nel conferire il titolo al giornalista 31enne, autore del best seller Gomorra e sempre in prima linea nella battaglia contro il crimine organizzato. 

Centinaia le persone presenti nella piazza adiacente alla biblioteca dell’ateneo, che hanno assistito alla cerimonia grazie all’allestimento di un maxischermo. L’intervento di Saviano si è concentrato sul rapporto tra la comunicazione e l’attività malavitosa e sull’importanza della parola “che accende la luce della legalità sulle cosche, che la temono e vorrebbero stroncarla”. Dunque un discorso significativo, durante il quale l’ormai neolaureato in Giurisprudenza, ha anche ricordato personaggi coraggiosi, come lo scrittore britannico Salman Rushdie e la poetessa russa Anna Achmatova che, come lui, sono stati costretti a vivere sotto protezione perché “hanno usato la parola per far vincere il diritto della legalità”. 

I ringraziamenti finali, però, non sono piaciuti a tutti: “Voglio dedicare questa laurea a tre magistrati, Bocassini, Forno e Sangermano, che stanno vivendo giornate complicate solo per aver fatto il loro mestiere di giustizia” dice Saviano. I tre magistrati in questione sono i pm titolari dell’inchiesta del caso Ruby, in cui è indagato il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, accusato di prostituzione minorile.

A queste parole, sono subito scattate le accuse e i commenti di Marina Berlusconi, figlia del premier: “Mi fa letteralmente orrore che una persona come Roberto Saviano, che ha sempre dichiarato di voler dedicare ogni sua energia alla battaglia per il rispetto della libertà, della dignità delle persone e della legalità, sia arrivata a calpestare e a rinnegare tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi”.

Parole dure anche quelle pronunciate da Sgarbi, che descrive il discorso del giornalista partenopeo come una “Dedica ridicola e opportunistica”. Non si fa attendere la risposta di Saviano: “Orrore mi fa chi sta colpevolmente e consciamente cercando di isolare coloro che in questi anni hanno contrastato più di altri le mafie. […] Accusarli, isolarli, delegittimarli, minacciare punizioni, significa inevitabilmente indebolire la forza della magistratura in Italia. Vuole dire togliere terreno al diritto, favorire le mafie. Ecco perchè ho dedicato loro la mia laurea honoris causa”.

Parole giuste? Polemica evitabile? Roberto Saviano, dal canto suo, non ha fatto altro che unire le tre dimensioni più roventi e discusse in Italia: Università, giustizia e Governo.

(foto: unionesarda.it)