Italia chiama Egitto: "I giovani egiziani sono per strada e voglio la loro libertà"

di Gianfranco Mingione

La situazione nel paese continua ad essere drammatica. Secondo Al Jaazera ci sarebbero delle vittime tra i manifestanti e i lealisti del dittatore. La protesta continua e la gente, nonostante l'invito dei militari a rientrare nelle proprie abitazioni, continua a rimanere e a lottare. La situazione riportata dai nostri corrispondenti egiziani. (Gianfranco Mingione)

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Il vecchio dittatore ha parlato ieri alla nazione ma le sue parole hanno deluso gli egiziani in rivolta e le potenze occidentali. Stati Uniti ed Europa chiedono che la transizione inizi subito e l'opposizione annuncia di "proseguire l'intifada fino alla partenza di Mubarak". Le manifestazioni proseguono al Cairo e nelle principali città d'Egitto.
Il resoconto della nona giornata della rivoluzione riportato dai nostri corrispondenti egiziani, sentiti nuovamente da Bassam Elsaid (leggi l'articolo precedente).

Bassam chiama l'amico d'infazia Mustafa:

"Ciao Mustafa”

"Ciao Bassam...ma come stai, hai visto, hai visto?"

"Si, ho visto, ma come state? la mamma- come sta?"

"Tutto ok...Bassam, siamo qui a casa , con armi, coltelli e bastoni per difendere il nostro palazzo, ti giuro, ho conosciuto tutti i giovani del nostro palazzo, stiamo facendo ronde, turni per difenderci...passano la sera e sperano, cercano di violare le case e rubare tutto"

"Ok, ma la nostra casa?

"Tranquillo, casa vostra è ok.....anzi, se mi dici, vado a rubare io li dentro" e scoppia la risata

"Ma la situazione delle telecomunicazioni?"

"Internet  funziona solo ora.. ma stiamo bene, nel palazzo sai che ci sono 68 appartamenti, stiamo difendendo tutto, le noste famiglie e le nostre case.. siamo tutti giovani e stiamo difendendo il nostro paese.. i giovani egiziani sono per strada e voglio la loro libertà"

"Ok..ok..senti Mustafa, ti chiamo poi stasera.. teniamoci in contatto"
 

Pochi minuti dopo. Bassam chiama la cugina Ashgan, ora presente al Cairo:

"Salamu aleikum, habebti" ciao tesoro

"Ciao Bassam, come state?"

"Veramente la domanda te la faccio io cuginetta"

"Bassam qui al Cairo la situazione è assurda, sai che sono da mia zia, lei abita vicino all'ospedale pediatrico oncologico, cercano ogni sera di rubare le cose, e l'esercito sta difendendo degnamente i bambini e la gente dagli atti di sciacallaggio dei criminali....sento sparare ogni ora..."

"Zio e zia come stanno?"

"Papà non va al lavoro da diversi giorni, stanno sotto casa lui e i nostri vicini, con coltelli e i giovani del nostro quartiere, devi vedere, tutti a difendere case e famiglia ..i giovani con l'esercito stanno facendo un grande lavoro.."

"Ma tu stai bene?"

"Si..si...però non esco per strada, ieri al Cairo hanno stuprato 60 donne che erano in giro... Bassam, abbiamo paura e di a Zia - mia mamma - di non tornare per ora... state li"

"La mamma è preoccupata Cuginetta"

"Si..lo so..ma stiamo bene, l'esercito ci sta difendendo, i nostri giovani sono per le strade, fanno il possibile ma le prigioni sono vuote e lo vediamo per le strade visto la gente che gira...ci dispiace tanto per il Museo del Cairo, dicono che sono state rubate diverse cose di valore..ma la gente non riesce a difendere tutto"

"Che ne pensano i giovani della politica ora?"

"Guarda, ormai Mubarak si è dichiarato disposto a mollare, e siamo felici, questo nuovo governo può  fare qualcosa, io sono fiduciosa.."

"Ma di El Baradei, che ne pensano?"

"ASSOLUTAMENTE NO...questo qui vive in America da 2 anni, ha sposato un americana, non ci conosce, non sa nulla delle file del pane, della povertà.. non lo vogliamo, fa solo scena e poi è alleato americano, siamo stanchi ...lui no...non è sostenuto, almeno non dai giovani"

Bassam "okk..okk.....saluta tutti, e ci sentiamo stasera...salmu aleikum"

Ashgan "sallem ala àammeto" saluta zia...