Crisi dei rifiuti a Napoli: clima di insurrezione per le strade. Il punto sulla situazione

di Katia Tulipano

Nessun segnale di schiarita a Napoli sul tema rifiuti: la città partenopea continua ad essere sommersa dai rifiuti. (Katia Tulipano)

Fotomonnezza3 A peggiorare la situazione è il clima di rivolta che si sta diffondendo: incendi di rifiuti, aria irrespirabile, una protesta che sembra non avere fine. Ieri notte caos nella centralissima via Toledo, una delle vie dello shopping, è stata ricoperta di rifiuti: abitanti del posto sono scesi in strada e con un rapido blitz hanno rovesciato i cassonetti e sparpagliato i cumuli di immondizia giacente fino a realizzare delle barriere che impediscono il passaggio a macchine e pedoni.

"Oramai abbiamo superato le 20mila tonnellate - dichiara il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli - per le strade di Napoli e provincia. Se continua così a fine settimana arriveremo a 30mila. Siamo sull' orlo di una insurrezione popolare. A C.so Vittorio Emanuele e Salita Tarsia ad esempio la spazzatura ho occupato una intera carreggiata per cui si procede in alcuni tratti a senso alternato. Non siamo ottimisti per la risoluzione di questa ennesima crisi per questo chiediamo al neo Sindaco De Magistris e a tutti gli amministratori che hanno migliaia di tonnellate per le strade delle loro città di emettere subito una ordinanza, come propone Legambiente, che vieti da subito l' uso dei monouso".

Quanto alle cause di questa nuova emergenza rifiuti, il sindaco di Napoli De Magistris ha denunciato il sabotaggio del piano introdotto con la delibera approvata la scorsa settimana dalla giunta comunale: «Napoli sarà liberata dai rifiuti nonostante il tentativo di sabotaggio messo in atto in queste ore da “certi ambienti” refrattari ad accettare la svolta politica che stiamo attuando nella città. Quando parlo di “certi ambienti” – ha dichiarato il Primo Cittadino – non escludo ovviamente il crimine organizzato perchè non può sfuggire il dato che in alcune zone la raccolta dei rifiuti è stata possibile, mentre in altre no ».

Intanto è di nuovo guerra delle ordinanze. Il prefetto di Napoli Andrea De Martino ha emanato una nota con la quale esorta il sindaco di Caivano Luigi Falco a rivedere l’ordinanza con la quale ha chiuso, scavalcando l’ordinanza della Provincia, il sito di Caivano, teatro degli scontri dello scorso 18 giugno. Il prefetto invita il Primo Cittadino a tornare sulla sua decisone che, spiega, “non appare sufficientemente motivata e documentata”.

Tuttavia sembra che il Primo Cittandino di Caiavano non sia molto propenso al dialogo, al pari di quello di Acerra.

Ma la soluzione a questa situazione di emergenza, seppur temporanea, sembra venire dall’accordo raggiunto nel pomeriggio di ieri al termine del vertice straordinario tenutosi a Palazzo Santa Lucia, cui erano presenti gli assessori all'Ambiente del Comune di Napoli e della Regione Campania, Tommaso Sodano e Giovanni Romano; i rappresentanti delle altre 4 Province della Campania; il presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi e l'assessore all'Ambiente della Provincia di Benevento Gianluca Aceto; mentre i presidenti delle Provincie di Avellino e Salerno partecipano hanno partecipato attraverso un collegamento telefonico.

«Abbiamo elaborato un programma condiviso utilizzando le potenzialità degli impianti delle altre Province, Stir e discariche, che partirà già dalle prossime ore, grazie al grande senso di responsabilità di tutte le Province campane», ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente. Il termine dei conferimenti negli impianti extraprovinciali, continua Romano «è fino allo svuotamento dei rifiuti di Napoli e provinci.
Il programma sarà monitorato ogni 24 ore dalle istituzioni coinvolte, ma è un estremo tentativo limitato nel tempo in attesa di un provvedimento del Governo, ha precisato ».

Ormai sembra che solo un miracolo possa liberare Napoli dai rifiuti, farla guarire da questa piaga che sembra incancrenita. Dita incrociate, comunque, per viaggio di oggi del governatore della Regione Campania Caldoro, del sindaco di Napoli De Magistris e del Presidente della Provincia Cesaro. I tre saranno a Bruxelles per tentare di sbloccare i 145 mln di euro di fondi destinati all'emergenza. Non resta che auguraci che questi insigni pellegrini, come i Re Magi, tornino carichi di doni!