The Apple Man, una vita da emulare
Steve Jobs sconfitto dal cancro conquista l’immortalità grazie alle sue creazioni e ai suoi fans. (Francesca Elia)
Il mondo tecnologico sta attraversando uno dei lutti più importanti della storia, il genio e visionario Steve Jobs “The apple man” si è spento lo scorso 5 ottobre sconfitto da un devastante cancro al pancreas. La notizia ha attraversato ogni città del mondo entrando nelle case della gente comune, dei milioni di fans di Steve che, proprio grazie alle sue invenzioni, sono stati informati della scomparsa di colui che ha creato un nuovo futuro.
Oggi vogliamo accendere i riflettori sull’importanza dell’esempio che quest’uomo ha trasmesso a giovani spaventati e demoralizzati da un futuro dai colori sbiaditi. Steve non è stato un semplice imprenditore che mirava alla ricchezza economica, egli ha voluto arricchire il mondo partorendo e concretizzando le sue idee accompagnato da una forza di volontà che è riuscita a sopraffare le difficoltà economiche e la fortuna che sembrava girargli le spalle. E’ stato un uomo che ha usato la sua vita per dimostrare che la voglia, l’impegno e l’amore per ciò che si fa ti condurranno sempre al premio finale. C’è chi lo ha definito un iron man, un Galileo Galilei del nuovo millennio, Steve si considerava solo un uomo affamato di scoperte ed invenzioni, un uomo che ha parlato a gente di ogni età tramutandola nel suo pubblico di fiducia. Il suo pubblico oggi lo piange lasciando messaggi sulle pagine di face book, portando fiori davanti ai negozi Apple e mele con su scritto “Thank you”, radunandosi fuori la sua casa per lasciare un lumino o un messaggio di ammirazione.
Steve era un vulcano di progetti e ambizioni che ha creato l’inscindibile unione tra tecnologia e fantasia attirando gli occhi, la voce e la mente di chi voleva di più, di chi aspettava un cambiamento che Jobs ha avuto il coraggio di determinare. Il suo corpo esile provato dalla malattia che continuava a parlare di speranza e futuro è stata una meravigliosa contraddizione; l’immagine di un uomo che ha davanti a sé un muro nero e nonostante tutto cerca una finestra per vedere cosa c’è al di là, cosa c’è oltre la paura della morte, della povertà, delle porte sbattute in faccia, oltre tutto ciò c’era il messaggio di Steve “Stay hungry, stay foolish” ci sono i ringraziamenti dei suoi adepti, le sue invenzioni che hanno semplificato la nostra esistenza, c’è la voglia di dire che non è tutto qui, che si può scavare a profondità inimmaginabili e trovare ricchezze infinite.
Quest'uomo e le sue parole e azioni non possono e non devono essere abbandonate all’oblio, chiunque si sia soffermato per pochi minuti a ragionare sulla sua esistenza sul valore che ha dato alla sua vita, non ha potuto che provare immensa ammirazione. Un esempio che dovrebbe far riflettere il nostro paese, forse non in grado di far crescere un nuovo Steve Jobs.
La verità è che oggi i giovani sono spaventati dall’ignoto e da tutto ciò che non sia già dimostrato o spiegato da libri e dvd, Steve si è tuffato nell’ignoto e dal nulla ha creato il suo regno, da un garage è riuscito a dar vita ad un universo parallelo. La sua vita è una chiamata alle armi per chi pensa che da un semplice fiore non possa nascere un giardino, Steve ha affermato ” Ricordarsi di dover morire è il modo migliore che io conosca per evitare di cadere nella trappola”, la trappola della rinuncia, della rassegnazione, cadere nella convinzione che non si possa fare di meglio.
Steve è riuscito a fare del suo meglio utilizzando ogni particella della sua flebile forza fisica, il bambino che fu dato dalla madre studentessa in adozione ad una umile coppia in realtà è stato adottato dal mondo intero offrendogli il suo ingegno. Ci piace pensare che Steve stia ora attraversando la strada di campagna raffigurata in quell’immagine del giornale “The Whole Earth Catalog”, di cui egli ha parlato nel discorso tenuto agli studenti di Stanford, continuando a ripetere il suo motto, divenuto oggi il motto di molti giovani “Siate affamati, siate folli”, parole di un uomo che si è conquistato l’immortalità.
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