Irlanda: drammatico aumento dei senzatetto a Dublino

di Alessandra Campanari

Spaventoso aumento degli homeless a Dublino secondo  un sondaggio non ufficiale pubblicato recentemente dall’Irish Times. L’indagine aspetta ora di essere verificata ed ufficializzata dal Dublin Joint Homelessness Consultative Forum, ma le verità che riporta sono sconvolgenti e sintomatiche di un degrado sociale senza precedenti. (Alessandra Campanari)

homeless Sembra infatti cresciuto addirittura del 45%, e questo solo negli ultimi sei mesi, il numero dei senzatetto che dormono all’agghiaccio nella capitale irlandese. Se, ad aprile 2011, 60 erano le presone costrette a passare la notte fuori in condizioni precarie, oggi si contano addirittura 87 indigenti.

Il conteggio, avvenuto la notte del 9 novembre, è stato condotto dalla Dublin Regional Homeless Executive (DRHE), l'agenzia statale che sovrintende alla lotta contro l'homelessness in tutta Dublino.

È il secondo anno di fila che si verifica un aumento significativo del numero di persone che dormono per le strade della capitale. Cathal Morgan, il capo della DRHE, ha dichiarato a Radio RTE che due, secondo il suo punto di vista, sono i motivi principali di questa tragica situazione: l’abbandono di persone con problemi di salute mentale e dipendenza nel primo caso e  l’aumento della disoccupazione nel secondo caso, una piaga sociale che sembra colpire soprattutto gli immigrati venuti in Irlanda durante il boom economico e che non sono ora, con la recessione, in grado di trovare un alloggio adeguato.

Sebbene il numero di coloro che dormono in strada la notte sia soggetto a mutamenti giornalieri, le cifre, confermate dagli istituti che ospitano i senzatetto, sono quindi emblematiche di un aumento significativo dei senzatetto alla continua ricerca di un ricovero, almeno nelle ore notturne.

Il governo, in collaborazione con il servizi di carità, ha promesso di intervenire, con 80 nuove sistemazioni,  per aiutare i senzatetto a trascorrere soprattutto i mesi invernali e avanzando proposte di aiuto a lungo termine con la collaborazione di associazioni private.

Nonostante gli sforzi però, le richieste di assistenza sembrano destinate a non diminuire per ora, costringendo addirittura gli istituti di carità a dispensare sacchi a pelo per chi non ha un tetto sotto cui stare.