Cannabis SI’, Cannabis NO?
Presentato un disegno di legge che rialza il polverone della legalizzazione delle droghe leggere, discutendo sugli aspetti negativi e sui benefici che ne deriverebbero: aumento del consumo, maggiore controllo, lotta al mercato clandestino? In attesa del verdetto analizziamone il contenuto. (Francesca Elia)
Il 30 Novembre scorso due senatori del Partito Democratico, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante hanno presentato una proposta di legge riferita all’ utilizzo, produzione, commercializzazione e acquisto della cannabis india, tema già sottoposto all’attenzione dei nostri parlamentari negli anni passati, che ritorna sulla scena politica nei 7 articoli redatti dai richiedenti.
Tra le varie disposizioni viene proposta l’autorizzazione della vendita, di tale droga leggera, ai soggetti di età non inferiore ai 16 anni, fissando come quantità massima acquistabile una dose di 5 grammi per ogni individuo. E’ prevista una revoca di autorizzazione e sanzioni penali per chi violi il divieto di vendita ai minorenni o consenta il consumo nei locali non abilitati. Assolutamente importante è l’articolo 5 del ddl, che riconosce in capo al Presidente del Consiglio dei ministri la stesura di una relazione annuale, sul rispetto dei divieti e delle facoltà previste e dell’eventuale preesistenza del mercato clandestino della droga in questione. Una relazione che possa sottolineare i benefici o gli effetti negativi determinati da una futura legge. Le stime prevedono entrate per circa 5,5 miliardi l’anno per la vendita della cannabis india, rappresentando un cospicuo sostegno economico anche per lo Stato italiano.
Tra gli aspetti positivi legati all’utilizzo delle droghe ricordiamo l’impiego in ambito sanitario: in questi giorni è stata diffusa dai giornali telematici una lettera scritta da Lucia, una ragazza di 30 anni che ha avuto la fortuna di partecipare al trattamento sperimentale contro la sclerosi multipla, avviata dalla regione Puglia. La legalizzazione potrebbe giovare a molte più persone incatenate a questa malattia. Una domanda sorge spontanea: la legalizzazione non potrebbe determinare un aumento dell’uso di tali droghe leggere? I giovani si sentiranno meno limitati e più liberi di avvicinarsi a questo mondo, a lungo loro proibito? I sostenitori del ddl hanno più volte spiegato che la legalizzazione consentirebbe un controllo totale sulla gestione e circolazione della cannabis, tutelando in tal modo la salute dei giovani, credendo che eliminando la proibizione diminuirà la curiosità.
Ma davvero i giovani diverranno più gestibili acquistando legalmente droghe leggere? L’unico intento per loro è violare la legge? Scorrendo lungo la pagina di Facebook si può notare come molti giovani abbiano accolto con favore la notizia della legalizzazione della droga leggera. Risposte concrete potranno ricavarsi solo seguendo l’iter procedimentale della proposta legislativa. Le soluzioni migliori nascono da chi guarda oltre i limiti e le convinzioni comuni, approvare tale proposta significa dar vita ad un netto cambiamento ed è quindi necessario riflettere attentamente sulle conseguenze che deriverebbero dalla legalizzazione delle droghe leggere.