Aumenta la disoccupazione giovanile in Italia

di Alessandro Etzi

Peggiorano anche i dati relativi anche alla disoccupazione femminile. (Alessandro Etzi)

precari_immagine_1 Continua ad aumentare la disoccupazione giovanile, secondo i dati pubblicati dall’ISTAT relativi al mese di novembre. Il tasso, relativo alla fascia d’età 15-24 anni, è arrivato al 30,1%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto al mese di ottobre, raggiungendo il valore massimo da quando l’ISTAT ha iniziato a valutare questo dato mensilmente, cioè dal 2004. sale anche il tasso di disoccupazione relativo all’intera popolazione lavorativa, che raggiunge l’8/6%, in aumento dello 0,1%. Un altro dato che desta molta preoccupazione è quello relativo alla disoccupazione femminile, in aumento dello 0,6% rispetto al mese di ottobre, per un dato complessivo del 9,9%.

La pubblicazione dei dati ISTAT conferma l’importanza di una riforma complessiva del mondo del lavoro che punti ad un rilancio dell’economia ed a facilitare le nuove assunzioni. Una riforma che punti ad incentivare l’imprenditorialità, a ridurre le tipologie contrattuali ora presenti, e ad estirpare la piaga del lavoro nero e dei troppi lavori mascherati da stages e tirocini formativi, privi di un qualunque aspetto formativo e di reali possibilità di assunzione e spesso proposti anche dalle Istituzioni.

L’Italia non può escludere i giovani e le donne dal rilancio dell’economia nazionale, e per farlo il Governo dovrà affrontare i nodi gordiani del precariato, della formazione superiore ed universitaria, della scarsa diffusione dei contratti part-time e delle retribuzioni troppo basse rispetto ad altri Stati dell’Europa occidentale.

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(foto: blitzquotidiano.it)