C’è la crisi? I giovani italiani restano a casa con mamma e papà

di Lorenzo Quilici

La crisi economica sta generando una rete di protezione familiare che ha reso maggiormente difficile l’uscita dei figli dalla casa dei genitori, modificando addirittura le abitudini alimentari. (Lorenzo Quilici)

crisi_giovani Secondo il rapporto di Coldiretti/Censis “Vivere insieme, vivere meglio”, presentato mercoledì a Roma alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, il 30% circa dei giovani italiani abita con almeno un genitore ed il 42% vive nelle vicinanze della propria famiglia di origine.

Per questi dati i media e l’opinione pubblica sono tornati a parlare di giovani italiani come dei “bamboccioni”, ossia incapaci di staccarsi dal guscio familiare anche oltre i 30 anni.

La principale causa del forte attaccamento dei figli all’alveo familiare è la crisi: sempre più spesso accade che a un giovane che si è brillantemente laureato e conosce perfettamente l’inglese, venga offerto un contratto a tempo determinato da 12/15 mila euro lordi l’anno, una cifra con la quale non si può fare una vita dignitosa fuori dal nucleo familiare. Inoltre gli affitti costano tantissimo ed ottenere un mutuo dalle banche per comparare la prima casa è quasi impossibile.

In questa cornice, la famiglia ha vissuto un potenziamento del suo ruolo inteso quale “primo ammortizzatore sociale e uno dei perni della nostra società” come ha fatto notare il Ministro Catania. Non essendo gli stipendi adeguati a poter vivere in autonomia, il nucleo familiare d’origine, dunque, entra in gioco per sostenere le spese. La struttura della famiglia italiana che viene considerata spesso superata, si è dimostrata nei fatti, come ha sottolineato il presidente di Coldiretti Sergio Marini, “fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà della crisi moltissimi cittadini”.

Dal rapporto Coldiretti/Censis emerge un ulteriore dato significativo gli italiani stanno riscoprendo il piacere di rimanere in casa e preparare cibi per parenti e amici specialmente nei giorni festivi.

La cucina torna ad avere un ruolo centrale nella vita delle famiglie italiane che mangiano più sano, risparmiando soldi e divertendosi cucinando.