Europa. Giovani e lavoro i temi che Letta porterà al Consiglio Europeo

di Oriana Giraulo

I giovani e il piano nazionale per il lavoro, questi i temi che il capo dell’esecutivo, Enrico Letta porterà al tavolo di concertazione del Consiglio dell’Unione Europea. (Oriana Giraulo)

enrico-letta A darne l’annuncio lo stesso Enrico Letta durante un’intervista dei giorni scorsi.

Il piano, ha spiegato Letta durate il programma di Lucia Annunziata nei giorni scorsi, si è ritenuto essenziale per combattere la crisi occupazionale che ha colpito in questi anni non solo l’Europa, ma anche l’Italia che si trova in queste condizioni per due motivi: lo spostamento di ingenti soldi pubblici per salvaguardare chi possedeva già un’occupazione e la riforma sulle pensioni che ha innalzato l’età pensionabile bloccando le nuove assunzioni a discapito dei giovani.

Il piano nazionale per il lavoro, predisposto insieme al il ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni e con il collega del Lavoro Enrico Giannini, si articola in due tappe. Il primo passaggio riguarda la revisione delle regole di ingresso nel mercato del lavoro a cominciare con i tempi di rinnovo per proseguire con il rilancio dell’apprendistato. Ma il punto focale di tutto il piano arriverà con il dirottamento di circa un miliardo di fondi strutturali Ue che andranno ad aggiungersi ad altre risorse ottenute dal taglio di spese.

Metà dei fondi verranno investiti per incentivare nuove assunzioni con decontribuzione, 100 milioni saranno destinati all’auto imprenditorialità giovanile coinvolgendo l’ormai nota “Invitalia”, 200 milioni destinati a stage e tirocini presso imprese per contrastare il fenomeno dei “Neet”. Per concludere 25 milioni per incentivare nuove cooperative di giovani nei beni culturali e nei servizi alla persona e 175 milioni serviranno per contrastare la povertà con l’estensione a tutte le città del Sud della social card ossia una vera e propria carta acquisti che verrà rilasciata ai possessori di determinati requisiti.

Sono queste le misure cardine che verranno vagliate in prima istanza dal consiglio dei ministri per poi essere estese al  Consiglio Europeo – “ Combatteremo “- afferma Letta “ affinché vi sia anche un piano Europeo per i giovani concreto e immediatamente realizzabile”.