Giovani e lavoro, Poletti: “Preoccupa la situazione dell'occupazione giovanile”

di Redazione

A novembre torna a salire il tasso di disoccupazione giovanile che raggiunge quota 39.4%

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Nonostante si rilevi il tasso di occupazione in crescita, l’Istat registra un dato preoccupante circa la dicupazione giovanile per il mese di novembre 2016: +39,4%, pari ad un aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al mese precedente, toccando così il livello più alto a partire da ottobre dell’anno 2015, un dato di per sé già elevato. I dati rilevati si riferiscono alla fascia di età tra 15 e 24 anni.

Valori positivi, invece, per il tasso di occupazione giovanile, che è diminuito di 0,1 punti percentuali, mentre quello di inattività cala di 0,6 punti.

“Rispetto al mese precedente l'occupazione, con un lieve aumento, si mantiene sostanzialmente stabile. All'aumento dei disoccupati corrisponde una più consistente diminuzione degli inattivi, segno che cresce il numero delle persone alla ricerca attiva di lavoro”, così ha commentato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti i dati diffusi dall’Istat sul mercato del lavoro.

“Nel quadro complessivo preoccupa la situazione dell'occupazione giovanile, per cui alla diminuzione del tasso di inattività tra i giovani corrisponde solo un aumento della disoccupazione. Più consistenti e significative le variazioni su base annua, che evidenziano una forte riduzione degli inattivi (469mila in meno) a fronte di un più alto livello di occupati (201mila in più, 135mila dei quali permanenti) e di un maggior numero di persone che cercano lavoro (165mila disoccupati in più)” ha concluso Poletti.